Coronavirus, Cina sempre più blindata: stop ai voli per molte compagnie aeree, Bmw chiude tre fabbriche

Si allunga il numero delle compagnie aeree che bloccano i voli da e per la Cina colpita dall'emergenza coronavirus
MeteoWeb

Si allunga il numero delle compagnie aeree che bloccano i voli da e per la Cina colpita dall’emergenza coronavirus. Dopo lo stop ai voli verso Wuhan molte compagnie hanno scelto un approccio più drastico fermando o riducendo i voli per le altre destinazioni cinesi. British Airways, ieri, è stata la prima compagnia ad deciso di sospendere tutti i voli da e verso la Cina. Il gruppo tedesco Lutfhansa e le sue controllate, alcune ore dopo, hanno seguito l’esempio annunciando una sospensione di tutti i collegamenti fino al 9 febbraio. Anche Iberia ha deciso di sospendere i suoi voli verso Shanghai, l’unica tratta della compagnia spagnola.

La compagnia canadese Air Canada, ha annunciato che sospenderà i voli diretti per Pechino e Shanghai da oggi. Anche la compagnia aerea scandinava Sas ha annunciato la sospensione dei suoi collegamenti aerei verso Pechino e Shanghai a partire da domani e fino al 9 febbraio. La compagnia aerea israeliana El Al, invece, ha deciso di sospendere i voli per Pechino fino al 25 marzo mentre i voli verso altre destinazioni in Cina continueranno, almeno in questa fase, senza variazioni. Il gruppo indonesiano Lion Air ha deciso di sospendere dal primo febbraio i voli verso la Cina. Ukraine International Airlines ha annunciato la sospensione dei voli per la Cina fino al 28 marzo. Altre compagnie come Turkish Airlines, Korean Air, Klm, American Airlines o United Airlines hanno deciso di ridurre i collegamenti verso la Cina, interrompendo i collegamenti per Wuhan. Cathay Pacific ha indicato che ridurrà progressivamente il numero dei suoi voli da oggi fino a fine marzo.

Air France sospende tutti i voli fino al 9 Febbraio 

Anche Air France sospende tutti i voli da e per la Cina a causa dell’emergenza coronavirus. La compagnia francese in una nota annuncia di “aver deciso di sospendere da oggi tutti i voli regolari a destinazione e in provenienza dalla Cina continentale fino al 9 febbraio”. Air France assicurerà “voli speciali da e verso Shanghai e Pechino con equipaggi volontari dal 30 gennaio in modo da assicurare il ritorno dei suoi clienti e dipendenti”.

La priorità di Air France, che il 22 gennaio scorso aveva già sospeso a tempo indeterminato i voli da e per Wuhan, “è di proteggere la salute e la sicurezza dei propri clienti e del proprio personale in Francia e nel mondo”. Dall’inizio dell’emergenza coronavirus Air France “lavora in stretta collaborazione con le autorità sanitarie nazionali e internazionali e valuta in permanenza la situazione”, I clienti, rileva la compagnia francese, potranno spostare i loro viaggi fino al 31 maggio 2020 o chiedere il rimborso.

La Farnesina: “Evitare i viaggi nella regione di Hubei”

“A seguito della diffusione del ‘nuovo coronavirus” 2019-nCoV, originatasi dalla citta’ di Wuhan, si raccomanda di evitare tutti i viaggi nella provincia dell’Hubei”, in Cina. Lo sottolinea la Farnesina in un avviso, aggiornato oggi, sul sito ‘ViaggiareSicuri’ dell’Unità di Crisi. del ministero degli Esteri. In ragione delle misure attuate dalle Autorità locali per il contenimento del coronavirus “si consiglia” anche “di posticipare viaggi non necessari nel resto del Paese”.

L’infettivologo: “Nessun allarme, ha una bassa aggressività”

“Se anche fossero vere le stime sui 170 morti di fronte a 10mila casi parliamo di una mortalità dell’1% se i casi fossero 50mila andiamo a una mortalità inferiore allo 0,1-0,2%, che e’ perfettamente in linea con la mortalità di ogni altra sindrome influenzale. Quindi dobbiamo essere tranquillizzanti”. Cosi’ all’ANSA il direttore della clinica malattie infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, che invita a evitare allarmismi sul coronavirus. In base ai 170 morti registrati in Cina, segnala l’esperto, si tratta di “una malattia infettiva a bassissima aggressività e a bassissima letalità”.

“Non allarmiamoci, il sistema sanitario italiano è perfettamente organizzato – aggiunge Bassetti – qualora ci fosse un caso sarebbe gestito al meglio come facciamo tutti i giorni. Questo coronavirus è molto simile al virus dell’influenza e ad altre sindromi parainfluenzali che ogni giorno curiamo nelle corsie dei nostri ospedali” con “numeri che, per quanto riguarda l’influenza, sono decisamente più alti”.

Rispetto alle 170 vittime causate in Cina dal coronavirus, sottolinea poi Bassetti, “bisogna vedere quanto è legato alle condizioni del paziente di base e quanto è legato anche al sistema sanitario cinese, perché non tutti gli ospedali sono organizzati per curare al meglio la polmonite”. Il responsabile della clinica malattie infettive del San Martino conferma che quella in atto in Cina in questo momento si puo’ considerare una “pandemia“. “Siamo a cavallo tra epidemia e pandemia – chiarisce – ma di pandemie ne abbiamo viste tante negli ultimi venti anni e la Sars è stata la minore. Nel 2009 abbiamo avuto una vera pandemia influenzale con l’H1N1, per cui abbiamo avuto decine di migliaia di morti. Mi stupisco che ci sia tutto questo interesse per il coronavirus: evitiamo gli allarmismi – conclude – mi sento di essere rassicurante, almeno per l’Italia direi che possiamo stare tranquilli”.

Domani rimpatrio dei britannici

Il governo britannico rimpatrierà domani i britannici dalla città cinese di Wuhan, dove si è diffuso il nuovo coronavirus. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri sottolineando di avere avuto “la conferma da parte delle autorità cinesi che il volo di evacuazione dall’aeroporto di Wuhan al Regno Unito può partire venerdì alle 5:00 ora locale”. Londra aveva previsto di rimpatriare circa 200 britannici già stamattina, ma il volo era stato ritardato a causa dell’attesa del via libera delle autorità cinesi.

Bmw chiude tre fabbriche in Cina

Bmw sta chiudendo tre delle sue fabbriche nella città cinese di Shenyang, dove la casa automobilistica tedesca impiega circa 18.000 persone e produce mezzo milione di veicoli ogni anno, nel mezzo della pandemia di coronavirus.

La vacanza di una settimana per il Capodanno cinese è stata prolungata di un’altra settimana fino al 9 febbraio, ha detto un portavoce della Bmw a Monaco di Baviera. Solo gli impiegati di Shenyang torneranno al lavoro da lunedì, anche se lavoreranno da casa, ha aggiunto. Il portavoce non sa dire cosa succederà dopo il 9 febbraio.

Pugno duro di Xi contro gli errori dei funzionari

I funzionari che non seguiranno le indicazioni del presidente Xi Jinping contro il coronavirus di Wuhan saranno puniti in caso di violazione della gestione delle risorse, di atti illegali o di bugie e falsificazioni materiali. E’ il monito postato sul suo sito dalla Commissione centrale per l’ispezione disciplinare, l’Anticorruzione del Partito comunista cinese (Pcc). La mano pesante sarà usata anche “contro chi e’ deficitario nel perseguire i propri doveri e chi si appropria delle risorse per l’emergenza e di materiali”.

Condividi