A causa dell’epidemia di coronavirus in Cina, Ikea ha deciso di chiudere in via temporanea tutti i suoi 30 punti vendita presenti nel Paese: ieri il gruppo aveva deciso di chiuderne la metà e di ridurre le ore lavorative.
Microsoft ha imposto ai propri dipendenti di lavorare da casa fino al prossimo 9 febbraio. Starbucks ha chiuso già oltre la metà delle sue caffetterie in Cina, ma l’AD Kevin Johnson ha precisato che la società non esiterà a chiuderne di più, se necessario. Google sta chiudendo i suoi punti vendita nel Paese, imponendo restrizioni ai viaggi. Amazon sta impedendo ai propri dipendenti di viaggiare in Cina “fino a ulteriore avviso“.
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Coronavirus cinese: Ikea e Google chiudono negozi in Cina, restrizioni da Amazon
Coronavirus: Amazon sta impedendo ai propri dipendenti di viaggiare in Cina "fino a ulteriore avviso"
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