Il coronavirus cinese e la profezia di Nostradamus sulla “grande epidemia”

Mentre crescono i contagi, di pari passo appaiono in rete le varie teorie del complotto che fanno leva sul panico della gente, facendo temere una pandemia mortale
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Ad oggi, il nuovo coronavirus cinese 2019-nCoV ha provocato almeno 170 morti in Cina, con 7.711 contagi totali, secondo quanto reso noto dal governo cinese nelle ultime ore. Il virus, identificato per la prima volta a fine dicembre 2019 nella città di Wuhan, nella provincia dell’Hubei, si sta diffondendo anche fuori dalla Cina, con casi che emergono oltre i confini cinesi. Le infezioni da coronavirus sono state confermate in 15 Paesi fuori dalla Cina: Francia, Germania, Giappone, Australia, USA, Canada, Singapore, Malesia, Vietnam, Cambogia, Sri Lanka, Emirati Arabi Uniti, Corea del Sud, Tailandia e Nepal.

Il virus inizialmente è stato rintracciato in un mercato del pesce a Wuhan e poi il numero dei contagi è salito vertiginosamente nell’ultima settimana. Mentre crescono i contagi, di pari passo appaiono in rete le varie teorie del complotto che fanno leva sul panico della gente, facendo temere una pandemia mortale. E solitamente, quando l’ambito è questo, ad essere tirato in ballo quasi sempre è Nostradamus. Alcuni, infatti, sostengono che Michel de Nostredame, noto come Nostradamus, abbia previsto l’epidemia già nel XV secolo.

I seguaci di Nostradamus lo considerano come un potente profeta e veggente, che ha previsto il Grande incendio di Londra nel 1666 e l’ascesa di Adolf Hitler nel 1933. Nostradamus ha scritto le sue presunte profezie sotto forma di passaggi mistici, note come quartine. La maggior parte delle sue quartine sono state pubblicate nel 1555 nella sua opera magma Le Profezie. Secondo i teorici del complotto, una di queste quartine, centuria 2:53, potrebbe essere un riferimento al coronavirus. Il passaggio riporta: “La grande peste nella città marittima non cesserà prima che morte sarà vendicata del giusto sangue per preso condannato innocente, della grande dama per simulato oltraggio”.

Wuhan Virus Tracking. Credit Johns Hopkins University

La provincia di Hubei, però, si trova in una parte della Cina che non ha sbocchi sul mare, quindi è improbabile che Wuhan, focolaio del nuovo coronavirus, possa essere la “città marittima” menzionata da Nostradamus. La malattia, tuttavia, è stata rintracciata in un mercato del pesce, che potrebbe essere un libero collegamento alla quartina. Nostradamus, poi, cita un’altra epidemia nel la centuria 2:56: “Colui che peste espada non ha saputo individuare, morto nel pozzo colpita la volta del cielo: l’abate morirà quando vedrà cadere in rovina i naufragati desiderosi di aggrapparsi allo scoglio”.

Per quanto tutt’altro che chiare, c’è chi crede davvero alle profezie di Nostradamus. Ma secondo Brian Dunning, autore del podcast Skeptoid che si occupa dei miti più popolari, svelando la vera scienza e la vera storia dietro di essi,  le previsioni di Nostradamus richiedono un grande senno di poi per essere collegate agli eventi che accadono nel mondo. Dunning sostiene che le scritture di Nostradamus siano grossolanamente distorte e che non siano vere previsioni del futuro: “Le scritture di Nostradamus sono sfruttate in tanti modi fallaci. Traduzioni ambigue e sbagliate, interpretazioni “creative”, scritti ingannevoli, racconti fittizi e la rottura di codici inesistenti all’interno delle sue quartine contribuiscono tutti ad un vasto corpus di opere, tutte sbagliate e molte volte più grandi di tutto ciò che Nostradamus abbia mai realmente scritto”.

Michel de Nostredame è stato davvero una delle brillanti luci del suo tempo, ma condividere storie false e leggende urbane è una mancanza di rispetto all’uomo che era davvero. Apprezzate i suoi contributi alla medicina e alla letteratura del Rinascimento e non banalizzate le sue buone opere in favore di una presunta storia di poteri magici paranormali”, afferma Dunning.

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