Coronavirus: danni al turismo in tutta Europa, la preoccupazione di Confindustria per il mercato italiano

"Grande preoccupazione degli operatori alberghieri italiani per gli effetti che potrebbero arrivare a cascata nel settore turistico a causa dall'epidemia del coronavirus"
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Grande preoccupazione degli operatori alberghieri italiani per gli effetti che potrebbero arrivare a cascata nel settore turistico a causa dall’epidemia del coronavirus“. A esprimerla in una nota è Confindustria Alberghi spiegando che poco meno di una settimana fa Italia e Cina si erano incontrate a Roma, presso l’auditorium Parco della Musica, con grandi aspettative riposte al 2020 quale Anno della cultura e del turismo avviando, per l’occasione, quello che si immaginava sarebbe stato un fitto calendario di iniziative, manifestazioni e attività di promozione volte a stimolare e potenziare lo scambio turistico tra i due Paesi. Per l’Italia il mercato cinese è tra i più importanti sia in termini di grandezza che per capacità di spesa e la paura legata alla propagazione del virus rischia di generare una serie di ripercussioni economiche su tutto l’indotto.

Un fenomeno questo che “potrebbe colpire l’intera economia e che per gli operatori del settore alberghiero in particolare vede, tra i timori più grandi, la perdita legata ai contratti già stipulati. Il Belpaese è tra le mete preferite dai turisti del Dragone e la scelta delle autorità cinesi di sospendere temporaneamente i viaggi verso l’estero potrebbe avere forti ricadute sulla nostra destinazione” si legge nella nota. “Come Confindustria Alberghi abbiamo immediatamente avviato un monitoraggio per verificare l’impatto di questo stop forzoso, – sottolineano gli operatori – ma questo raffreddamento del mercato, chiede che quei provvedimenti di riordino e rilancio del settore che sollecitiamo a gran voce da tempo, possano al più presto vedere la luce, così come iniziative specifiche legate al turismo cinese“.

Il coronavirus travolge le Borse europee a affossa in modo particolare il comparto azionario delle compagnie aeree (-4,8%), il lusso (-3,5%) e l’automotive (-2,5%). L’indice d’area Stoxx 600 cede il 2,1%, in rosso Londra e Parigi (-2,2%), Francoforte (-2,3%), Milano (-1,8%) e Madrid (-1,6%). Nel Vecchio continente soffrono le compagnie aeree con una riduzione di voli. In rosso Air France-Klm (-6,5%), EasyJet (-5,3%), Lufthansa (-4,3%) e Ryanair (-3,8%). Male anche il settore del lusso con la riduzione degli acquisti sia nelle principali capitale europee e sia in Cina. In calo Hermes (-4,8%), Christian Dior (-4%), Kering (-3,8%), Lvmh (-3,6%) ed EssilorLuxottica (-2,2%). Marcia indietro anche per l’automotive con la paralisi del comparto in Cina dove Wuhan, dove si sarebbe sviluppato il virus, rappresenta il distretto principale del settore. In calo Valeo (-4%), Volkswagen (-3,2%), Porsche (-3,2%), Renault e Peugeot (-2,6%), Brembo (-3,8%) e Pirelli (-3%).

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