Le ceneri e i gas vulcanici del vulcano Taal “hanno distrutto non solo le case, ma anche i campi, principale fonte di reddito per molte famiglie“: lo afferma Melinda Marie Buensuceso, coordinatrice delle operazioni di Azione contro la Fame nelle Filippine. “459.300 persone sono state colpite e intere famiglie hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni, evacuate a causa dell’eruzione“, spiega Simone Garroni, direttore generale di Azione contro la Fame Italia Onlus. “Molte persone non hanno avuto neanche il tempo di prepararsi e sono fuggite senza essere in grado di prendere le loro cose“.
La popolazione della zona più colpita è già stata evacuata ma si stima che il numero degli sfollati continuerà ad aumentare
Azione contro la Fame, che opera nelle Filippine dal 2000 coordinando interventi di emergenza in risposta ai numerosi disastri naturali già occorsi nel Paese, ha appena attivato un protocollo di emergenza con l’Agenzia di cooperazione spagnola per la distribuzione urgente di coperte, stuoie e zanzariere alle vittime.
L’esplosione del vulcano Taal, avvenuta lo scorso 12 gennaio, ha colpito 459mila persone sull’isola di Luzon e ha costretto all’evacuazione oltre 70mila persone che, attualmente, si trovano in 300 strutture nelle province di Batangas, Cavite e Laguna.