Da un anti-diabete speranze per le donne che faticano a diventare mamme. Chi soffre di aborti ricorrenti potrebbe trarre benefici da una compressa progettata in origine per curare il diabete. Uno studio su 38 volontarie suggerisce che il farmaco sitagliptin aiuti a preparare meglio il rivestimento dell’utero per la gravidanza, favorendo la presenza di particolari cellule staminali.
Si ritiene, infatti, che alcune donne che soffrono di aborti spontanei non ne producano a sufficienza e per questo non riescano a portare avanti la gravidanza. Lo studio, pubblicato su ‘EBioMedicine’, è stato condotto dai ricercatori dell’Università di Warwick e finanziato dalla charity Tommy’s. Del gruppo di studio faceva parte anche Cally Cusack, ora madre di due figli. La donna, 29 anni, di Doncaster, aveva sofferto in passato di quattro aborti spontanei e non ha saputo fino al termine dello studio le fosse stato somministrato il farmaco o un placebo.
“Siamo arrivati ??al punto in cui non pensavamo più di riuscire e abbiamo iniziato a esaminare l’adozione – confida Cusack alla Bbc online – Ma poi ci è stata offerta la possibilità di prendere parte a questa sperimentazione. Abbiamo pensato che, anche se non avesse aiutato noi, almeno avrebbe potuto aiutare qualcun altro”. Dopo 3 mesi di terapia, la conta delle cellule staminali è migliorata. Poi la donna è rimasta incinta e 9 mesi dopo ha avuto il suo primo figlio, Dawson, che ora ha quasi 2 anni. “E’ la sensazione più incredibile. Non riesco davvero a descriverla”, racconta. Uno dei ricercatori, Siobhan Quenby dell’Università di Warwick, ha dichiarato che è troppo presto per dire se il farmaco possa prevenire aborti spontanei – sono necessari studi più ampi per confermarlo – ma il trattamento sembra aumentare le cellule staminali nel rivestimento dell’utero per sostenere la placenta. “Fondamentalmente” questa terapia “aiuta il corpo a ripararsi”, ha spiegato. “E’ un passo verso la ricerca di una nuova cura per l’aborto spontaneo”.