Filippine, l’eruzione del vulcano Taal del 1965: 200 morti, scene di caos e disperazione [FOTO]

L’eruzione del settembre 1965 ha messo fine ad un periodo di quiescenza di 54 anni, lasciando danni enormi e uccidendo circa 200 persone
  • eruzione taal 1965
    Credit: PHIVOLCS
  • eruzione taal 1965
    Credit: US Geological Survey
  • eruzione taal 1965
    Credit: Mr & Ms Collection, American Historical Collection, Rizal Library
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Il vulcano Taal, che il 12 gennaio ha prodotto una violentissima esplosione con una pesantissima ricaduta di cenere sulle aree circostanti, è considerato uno dei vulcani più attivi nel mondo, spiega PHIVOLCS (Istituto di Vulcanologia e Sismologia delle Filippine). Sono state registrate 33 eruzione freatiche o freatico-magmatiche al Taal tra il 1572 e il 1977. Un’eruzione freatica è un’esplosione di vapore accompagnata da cenere, roccia e acqua, mentre un’eruzione freatico-magmatica si verifica quando il magma interagisce con l’acqua in superficie o del sottosuolo.

Devastanti eruzioni del Taal sono state registrate nel 1754 e nel 1911, che hanno distrutto le città di Lipa, Sala, Tanauan e Talisay. L’eruzione del settembre 1965 ha messo fine ad un periodo di quiescenza di 54 anni, secondo l’US Geological Survey. Considerata come una delle sue eruzioni più mortali, nel 1965 il Taal produsse un’esplosione piroclastica, caratterizzata da un devastante mix di vapore, cenere e roccia che coprirono l’area circostante e lasciarono enormi danni, uccidendo circa 200 persone. Nella gallery scorrevole in alto, a corredo dell’articolo, alcune immagini dell’evento di 55 anni fa: sono scene di caos e disperazione.

Dopo l’eruzione del 12 gennaio 2020, che ha provocato 2 morti nei centri di evacuazione e 82.000 sfollati, il livello di allerta per il Taal rimane di 4 su una scala di 5, che significa che un’eruzione esplosiva potrebbe verificarsi nelle prossime ore o nei prossimi giorni. Nonostante una “debole emissione” di pennacchi di cenere, continua una “intensa attività sismica”, secondo PHIVOLCS. Sono stati registrati 566 terremoti vulcanici dal 12 gennaio ad oggi, di cui 172 hanno avuto magnitudo compresa tra 1.2 e 4.1, un’intensità alta per essere terremoti vulcanici. “Un’attività sismica così intensa probabilmente significa una continua intrusione magmatica al di sotto dell’edificio del Taal, che potrebbe portare ad un’ulteriore attività eruttiva”, ha informato PHIVOLCS, spiegando che il magma sta ancora risalendo. “In questa fase, non stiamo escludendo la possibilità di un’eruzione pericolosa, ma stiamo anche analizzando la possibilità che possa esserci una tregua per un considerevole periodo di tempo. La situazione è un po’ difficile al momento”, ha dichiarato Maria Antonia Bornas, capo della divisione di previsione delle eruzioni e di monitoraggio del vulcano di PHIVOLCS.

PHIVOLCS ha ribadito che deve esserci una “evacuazione totale” dell’isola del vulcano Taal, così come delle aree a rischio entro un raggio di 14km dal cratere principale e “lungo la Pansipit River Valley, dove sono state osservate fessure”.

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