Il 12 gennaio, il vulcano Taal nelle Filippine ha eruttato, emettendo pennacchi di fumo e cenere fino a 14km di altezza. Le autorità hanno chiuso l’aeroporto di Manila e ordinato l’evacuazione a centinaia di migliaia di residenti sull’isola di Luzon.
Filippine, il vulcano Taal ha devastato l’isola di Luzon: animali sterminati, foreste distrutte dalla cenere. Si teme “esplosione pliniana”, 20 milioni di persone a rischio [FOTO e VIDEO]
Le esplosioni vulcaniche più grandi possono alterare il clima globale. L’ultima volta è successo con l’eruzione del Pinatubo nel 1991, ad appena 144km dall’eruzione del Taal. Il Pinatubo ha emesso 5km³ di materiale nell’atmosfera, con una nube di roccia polverizzata e detriti che si estendeva per centinaia di chilometri. Ma sono stati i 20 milioni di tonnellate di anidride solforosa che hanno raggiunto la stratosfera, il secondo strato dell’atmosfera terrestre, che hanno provocato un temporaneo cambiamento climatico. L’anidride solforosa ha reagito con l’acqua per formare aerosol che hanno riflesso la luce solare verso lo spazio, secondo l’US Geological Survey. Le temperature globali sono scese di 0,5°C per 3 anni dopo l’esplosione.
In casi estremi, le eruzioni possono innescare gli “inverni vulcanici”, facendo piombare il pianeta nell’oscurità. Circa 74.000 anni fa (relativamente in tempi recenti, in termini geologici), un enorme vulcano ha eruttato nell’attuale Indonesia. L’eruzione del Monte Toba, la più grande negli ultimi 2 milioni di anni, potrebbe avere provocato un inverno vulcanico che è durato per decenni e minacciato gli ecosistemi globali.
L’eruzione dei giorni scorsi nelle Filippine è molto meno potente di quelle del Pinatubo e del Toba, secondo Allegra Nicole LeGrande, scienziata e ricercatrice del Goddard Institute for Space Studies della NASA. “Per influenzare il clima globale, le eruzioni vulcaniche devono immettere anidride solforosa nella stratosfera. Non sto vedendo misurazioni che indicano che sia ancora successo nel 2020 al vulcano Taal”, sostiene. Alan Robock, professore del dipartimento di scienze ambientale della Rutgers University, concorda: “Finora l’eruzione non è abbastanza grande”.
Ma un’eruzione ancor più potente e pericolosa è possibile nell’arco di ore o giorni, secondo PHIVOLCS (Istituto di Vulcanologia e Sismologia delle Filippine). L’agenzia ha innalzato il livello di allerta a 4 su una scala di 5, poiché i ricercatori hanno registrato centinaia di piccoli terremoti ed enormi fontane di lava vicino al cratere principale. I livelli di anidride solforosa, tuttavia, sono ancora di 5.300 tonnellate al giorno, una frazione di quello che è necessario per influenzare il clima globale.