E’ esploso con una violenza inaudita stamattina il Monte Taal, uno stratovulcano attivo tra i più pericolosi del mondo: si trova nelle Filippine e precisamente nell’isola di Luzon, nella regione di Calabarzon, provincia di Batangas, e sorge al centro del lago Taal. Ha un cratere dal diametro di 1.900 metri e si trova in una grande caldera dal diametro di 25 chilometri. Sorge in una zona densamente abitata: la capitale Manila dista appena 65 chilometri.
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Stamattina circa 10.000 persone sono state evacuate a San Nicolás, Balete e Talisay. L’esplosione freatica in atto ha spinto un’altissima nube di cenere ad oltre 4 chilometri di altezza, provocando forti scosse di terremoto e una tempesta di misteriosi fulmini vulcanici. C’è il timore di nuove più violente eruzioni “nelle prossime ore o nei prossimi giorni“, quindi si sta valutando l’evacuazione di un’area più ampia.
Poche notizie dalle aree più vicine al vulcano, molto frammentarie. Sui social network alcuni residenti testimoniano un “disastro“, parlando di “catastrofe“. “E’ impressionante, sembra una bomba atomica” scrivono nei tweet con le fotografie impressionanti dell’esplosione.
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Le ultime eruzioni del vulcano Taal si sono verificate nel 1977, nel 1965 (200 morti) e nel 1911 (1.300 morti). Gli esperti hanno contezza di 33 esplosioni dal 1572. E’ una meta turistica molto nota e ambita a livello internazionale.