Giorno della memoria: “Gam-Gam-Gam Ki Elekh”, il ritornello dei bambini che andavano a morire nelle docce

“Anche se andassi nella valle oscura non temerei alcun male, perché Tu sei sempre con me": il Giorno della Memoria serve anche a ricordare questo
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C’è una canzoncina, apparentemente allegra e tornata in voga negli anni ’90, canticchiata ormai da molti. Molti, però, che non conoscono le origini ebraiche del brano e di come durante la Shoah fosse intonata dai bambini che, ignari della loro sorte, ma comunque spaventati, andavano a morire nelle “docce” dei campi di sterminio. Il ritornello recita: “Gam-Gam-Gam Ki Elekh, Be-Beghe Tzalmavet, Lo-Lo-Lo Ira Ra, Ki Atta Immadì“, ovvero: “Anche se andassi nella valle oscura non temerei alcun male, perché Tu sei sempre con me”.

Domani, 27 gennaio, sarà il Giorno della Memoria, ed è quanto mai necessario ricordare e non dimenticare quel che è stato e soprattutto perché è stato e come si è arrivati a tanta crudeltà. Alla base di tutto c’è stato un odio razziale alimentato da una propaganda fuorviante che ha portato ‘semplici e normali’ cittadini a pensare che i problemi economici e sociali che il proprio Paese stava vivendo, erano dovuti non all’incapacità dei governi di rialzarne le sorti, ma ad un nemico più ‘viscido e infido’: gli Ebrei, in questo caso. Un’assurdità, se ci riflettiamo ora; ma la ‘mentalità collettiva’ di quel momento ha elaborato diversamente la questione, e i ‘proclami’ hanno fatto il resto.

Solo ora sappiamo, o dovremmo sapere, che si è trattato di un capro espiatorio. Un’intera ‘razza’ sacrificata in nome di ‘non si capisce bene cosa’. Ma, e su questo tocca riflettere, oggi non sta accadendo la stessa cosa? Le cosiddette ‘guerre tra poveri’ non sono ancora, in questo momento più che mai, all’ordine del giorno? Pensare che ‘lo straniero’ o comunque ‘il diverso’ sia quello con cui prendersela se le cose non vanno, non è ancora un meccanismo pericoloso che altre fuorvianti propagande in tutto il mondo stanno inculcando nella mente di troppi? Fare paragoni e confronti per non sbagliare di nuovo. Questo significa ricordare. Questo significa il Giorno della Memoria.

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