Il diabete è la malattia del secolo: “Stiamo assistendo a un‘epidemia. I grandi numeri richiamo grandi business e su questa malattia si sono ritagliati uno spazio molto importante gli alimenti per diabetici. Peccato, però, che non esistano,” spiega il dietista Giacomo Astrua su “MedicalFacts”, il sito anti-bufale creato dal virologo Roberto Burioni.
Cos’è il diabete?
Il diabete è un’incapacità del corpo a mantenere i livelli di zucchero nel sangue (glicemia), nel loro corretto range. Si distingue tra diabete di tipo 1, carenza insulinica assoluta per la distruzione autoimmune delle beta-cellule, e diabete di tipo 2 (il 90% dei diabetici), deficit parziale di insulina, scaturito solitamente da un’insulino-resistenza a causa multifattoriale (principalmente ambientale).
L’insulina è un ormone che il corpo rilascia in seguito all’aumento della glicemia che, come la chiave di una serratura, apre determinati canali attraverso cui gli zuccheri passano dal sangue ai tessuti.
Diabete, glicemia alta e alimentazione
“Un alimento alza la glicemia in base a tre fattori: il contenuto di carboidrati: più sono più aumenta la glicemia. La tipologia di carboidrati: ci sono carboidrati rapidi da assorbire, che alzano più velocemente la glicemia, chiamati semplici e altri aventi una struttura più articolata e lenta da assorbire, detti complessi. La quantità di fibra (e altre sostanze), assunta nel pasto: la fibra rallenta l’assorbimento, intrappolando tra i suoi filamenti i nutrienti,” precisa il dietista.
“Su questi principi le industrie alimentari e farmaceutiche hanno deciso di inventare prodotti specifici da commercializzare come alimenti per diabetici. Ma il cibo per diabetici già esisteva e non occorreva inventarselo e, se vogliamo dirla tutta, si tratta del cibo che dovremmo consumare tutti.”
Cosa deve mangiare una persona con diabete?
“Deve privilegiare farine integrali e assumere grandi quantità di verdura ai pasti, per aumentare il contenuto di fibre giornaliero. Deve suddividere i carboidrati giornalieri, consumandone una quantità maggiore a colazione e pranzo e ridurli-escluderli a cena, in quanto dopo cena, a riposo, il corpo consuma meno carboidrati e la glicemia più facilmente si alza.
Deve evitare di utilizzare dolcificanti (zucchero, miele e dolcificanti artificiali), poiché anche questi possono alzare i livelli di insulina e favorire l’insulino-resistenza. Deve evitare i fuori pasto, che potrebbero causare inutili rialzi glicemici, se vuole fare spuntini meglio privilegiare la frutta secca in guscio o uno yogurt naturale.
Deve evitare il consumo quotidiano di dolci e prodotti da forno, entrambi ad alto indice glicemico o comunque ricchi di grassi, e il grasso e il sovrappeso possono aumentare l’insulino-resistenza,” conclude l’esperto.
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