L’elicottero per Kobe Bryant era fondamentale: lo utilizzava da anni per spostarsi anche nella stessa Los Angeles. In base a quanto aveva dichiarato lui stesso nel corso di un’intervista del 2018, lo riteneva il modo migliore per conciliare gli impegni della sua vita sportiva con i ritmi di quella familiare: era uno dei migliori in campo, ma anche un padre modello che non si perdeva nemmeno una recita delle figlie.
Proprio in merito all’elicottero, però, tra lui e la moglie c’era un patto, ovvero quello che non avrebbero mai volato insieme. «Lui e Vanessa avevano un accordo sul fatto che non avrebbero mai preso lo stesso elicottero», ha svelato alla rivista People una fonte vicina alla famiglia. Forse proprio per paura e per precauzione nei confronti dei quattro figli. Kobe e Vanessa si erano spostai nel 2001. Nel terribile incidente sulle colline di Calabasas ha perso la vita anche una delle loro figlie, insieme ad altre sette persone. La giovane, Gianna Maria, detta Gigi, aveva 13 anni ed era appassionata di basket come il padre.
Kobe nelle interviste diceva spesso «Essere padre è la cosa di cui sono più orgoglioso a questo mondo, è il mio più grande risultato», tanto che quando nel 2016 si ritirò dallo sport disse: «Potrò passare più tempo con la mia famiglia. Nella vita ho imparato tanto, ma forse la cosa più profonda è stata l’amore feroce e incondizionato che provi per i tuoi figli».