“Quando sento parlare la mia gente non parla mai dell’evento in sé, seppure straordinario, parla solo dei momenti di accoglienza, delle persone che hanno supportato, del rapporto che c’è stato con i naufraghi con molti dei quali sono rimasti in contatto“: lo ha dichiarato il sindaco del Giglio, Sergio Ortelli, riferendosi a quanto accaduto 8 anni fa, il 13 gennaio 2012, quando la Costa Concordia naufragò sulle coste dell’Isola con oltre 4000 persone a bordo. Ortelli, come tanti residenti, aprì le porte della sua casa per ospitare i naufraghi, alcuni anche feriti.
“Ogni qualvolta si commemora l’anniversario – ha raccontato il sindaco all’Adnkronos – la mente torna a quei momenti che ho sempre giudicato incredibili. Un evento simile si immagina possa accadere su un’isola dell’oceano ma mai all’isola del Giglio, e mi chiedo perché siamo stati ‘prescelti’, forse per mettere alla prova l’umanità dei gigliesi che hanno affrontato la situazione con uno slancio e una generosità di cui sono capaci solo le comunità che abitano sul mare, che lo capiscono“.
“L’isola ha ripreso il suo cammino, i residenti hanno ricominciato quella che era la vita di prima.”
“Oggi, ad eccezione delle vittime che ci sono state e che commemoreremo lunedì, pensando al naufragio rimane comunque una pagina positiva di un apparato di protezione civile che ha funzionato.“