Previsioni Meteo – Molto articolata l’evoluzione del tempo per questa seconda parte di gennaio. Sostanzialmente dopo molti giorni di egemonia anticiclonica, le correnti instabili nordatlantiche e settentrionali vorrebbero tentare affondi verso il Mediterraneo centrale e l’Italia, ma le simulazioni evidenziano una ostinata alta pressione, decisa a opporre una ferrea resistenza. Il flusso perturbato subpolare riuscirà in parte, in un primo tentativo, a portare una fase di diffusa instabilità sul Mediterraneo centro-occidentale e anche sull’Italia, essenzialmente in coincidenza con il prossimo weekend e anche per inizio nella prossima settimana ma, secondo gli ultimi dati, l’affondo depressionario potrebbe non durare a lungo, poiché subito l’alta pressione, entro metà settimana, riuscirebbe a ricucire gran parte dello strappo subito.
E a seguire, verso i famigerati “giorni della merla”, gli ultimi 3 di gennaio, quelli convenzionalmente i più gelidi dell’anno, come si metterebbe la situazione?
Dalle ultimissime emissioni, da parte un po’ di tutti i centri di calcolo, traspare un ennesimo tentativo di aria addirittura “polare” di puntare direttamente l’Italia e il Mediterraneo centrale (manovra freccia 1 blu), quasi a voler rispettare una sorta di appuntamento immancabile per quelle date, da parte dell’aria fredda, con il nostro bacino. Ma potrebbero esserci delle incognite, dovute sia alla resistenza dell’alta pressione oceanica, ma anche a una mina vagante, costituita dalla bassa pressione della prossima settimana che, verso fine mese, evolverebbe verso Ovest e verso l’Oceano. Ancora non è ben chiara la destinazione di questa circolazione instabile. Con buona probabilità potrebbe essere assorbita dal flusso atlantico, ma se ciò accadesse con repentino “risucchio” verso i settori medio-alti oceanici (freccia 2 blu), questa manovra, attivando moti antiorari, finirebbe col dare una spallata all’alta pressione oceanica e con il dirottarla verso il Mediterraneo centrale. In questo modo il tentativo polare fallirebbe, poiché inevitabilmente verrebbe deviato verso est(freccia 3 blu). Se invece, la bassa pressione in evoluzione verso Gibilterra e Nord Africa, venisse assorbita più verso l’Oceano largo o, addirittura, tentasse un aggancio con l’azione polare, allora sì che il Mediterraneo centrale potrebbe piombare direttamente in inverno, e anche inverno deciso, poiché potrebbe aprirsi un’ampia saccatura polare, perturbata e fredda.
Dunque, dopo una prima fase instabile, a tratti anche perturbata tra il 18 e il 21 prossimi, salvo ancora maltempo sulla Sardegna fino al 22 e qualcosa sulle regioni centro-meridionali anche il 23, ma comunque instabilità generalmente più attenuata sulle aree peninsulari dal 22, a seguire, verso l’ultimo fine settimana di gennaio, potrebbe instaurarsi una temporanea alta pressione con tempo generalmente migliore. Il tentativo perturbato di cui abbiamo discusso sopra, potrebbe avere terreno fertile proprio negli ultimissimi giorni di gennaio o magari anche per i primi di febbraio ma, come abbiamo evidenziato, è tutto ancora da definire. La redazione di MeteoWeb seguirà quotidianamente l’evoluzione per questa seconda parte di gennaio, apportando tutte le novità in base ai dati via via più freschi acquisiti.
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