Avvertire gli atleti dei rischi connessi all’attivita’ agonistica in un ambiente fortemente inquinato come e’ da oltre 20 giorni la citta’ di Torino. Lo chiede il comitato ‘Torino respira’ in una lettera indirizzata alla Juventus e al Torino, al Coni del Piemonte e al Centro Universitario Sportivo (Cus).
“Durante l’attivita’ sportiva il ritmo respiratorio aumenta fino a 30 volte, – spiega Roberto Mezzalama, presidente di ‘Torino respira’ – e la quantita’ di inquinanti accumulati nel corpo e’ molto piu’ alta che durante le normali attivita’. La situazione di inquinamento persistente rischia di avere conseguenze a lungo termine sulla salute degli atleti, e pensiamo che sia un dovere di tutte le organizzazioni sportive cittadine contribuire ad informarli dei rischi e delle cause del problema. Ci chiediamo – prosegue Mezzalama – se i campioni che vengono portati a Torino sono stati informati del fatto che stanno per trasferirsi in una delle citta’ piu’ inquinate d’Europa, e se vengono messi al corrente dei possibili rischi sanitari”. La lettera di ‘Torino respira’ cita “uno studio condotto su oltre 2900 partite della Bundesliga in Germania, che hanno dimostrato una correlazione negativa tra l’inquinamento atmosferico nell’area dello stadio e le prestazioni dei giocatori”.