Gli effetti della tempesta Gloria, che ha già provocato 5 vittime in Spagna, stanno diminuendo ma ancora 16 province sono a rischio giallo e arancione per piogge, disgelo, neve, frane, venti e mareggiate, secondo l’Agenzia Statale di Meteorologia (AEMET). Così Barcellona, Girona, Tarragona e Minorca sono sotto rischio arancione per onde di 5-7 metri di altezza e Alicante, Castellón, Valencia, La Coruña, Lugo, Maiorca, Ibiza e Formentera sono a rischio di onde di 3-4 metri.
Le precipitazioni faranno sì che a Malaga, Barcellona, Lérida e Terragona siano a rischio di ricevere 40-80 litri per metro quadrato in 12 ore. A Girona, le precipitazioni potranno accumularsi fino a 100l/m² in 12 ore. Per quanto riguarda le frane, Barcellona, Girona e Lérida sono in allerta sui Pirenei. Inoltre, nevicherà a Burgos, Soria e La Rioja, dove potranno accumularsi fino a 5cm di neve in 24 ore. Saragozza e Teruel saranno a rischio di disgelo. Il rischio di forti raffiche di vento interesserà Barcellona, Girona e Lérida con venti di 80km/h.
Per quanto riguarda i prossimi giorni, Rubén Del Campo, portavoce di AEMET, ha indicato che domani, giovedì 23 gennaio, l’instabilità si concentrerà nel sud-est della Spagna. Tuttavia potrà ancora piovere nel nord della Catalogna e con minore intensità in Aragona e zone della Comunità Valenciana.
L’est della Spagna il settore più colpito
Secondo Del Campo, la Comunità Valenciana è stata uno dei punti più colpiti in questi giorni dalla tempesta Gloria. Nelle ultime 48 ore, si sono accumulati oltre 370l/m² a Barx (Valencia) e 270l/m² a Lluc (Baleari). Inoltre, anche la neve è stata un importante fattore, soprattutto nel nord della Comunità Valenciana e nel sud di Aragona. Nella provincia di Castellón, una delle più colpite, le strade sono interrotte a causa dei grandi accumuli di neve: i vigili del fuoco sono al lavoro per consentire l’accesso alle comunità isolate. A Vilafranca, per esempio, si sono accumulati oltre 80cm di neve dall’inizio della tempesta (vedi foto della gallery scorrevole in alto e video in fondo all’articolo). Si aggiungono, inoltre, le difficoltà provocate dalle numerose lastre di ghiaccio.
La situazione nella provincia di Teruel, in Aragona, è molto complicata a causa dell’intensità delle forti nevicate e dell’accumulo fino a 1,4 metri di neve in alcune zone, oltre ai cumuli nelle strade favoriti dai forti venti. Nelle strade di Teruel e Saragozza, centinaia di veicoli, soprattutto camion e numerosi autobus, sono rimasti bloccati dalla neve in diversi punti della rete stradale. Inoltre, 7 persone sono state evacuate dopo essere rimaste bloccate mentre circolavano sulle strade. Tra di loro, anche una donna incinta che è entrata in travaglio quando ormai il suo veicolo era rimasto fermo nella neve. La situazione ha obbligato a mobilitare l’Unità Militare di Emergenza per realizzare lavori di pulizia in punti della rete stradale particolarmente colpiti dagli accumuli di neve.
La peggior tempesta del secolo
Per il litorale catalano, Gloria ha rappresentato la peggior tempesta di Levante del secolo. Nel suo secondo giorno, Gloria ha fatto sparire innumerevoli spiagge a causa delle terribili mareggiate, che hanno facilmente raggiunto tutti i lungomari catalani, soprattutto quelli dell’area metropolitana che hanno perso la loro sabbia e quelli della Costa Brava, dove la schiuma marina ha letteralmente inondato le strade di Tossa de Mar, creando un paesaggio surreale.
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A Barcellona, la mareggiata ha superato i pontili di Port Olímpic e ha causato l’affondamento di un’imbarcazione ormeggiata. Il porto di Barcellona è paralizzato a causa delle forti mareggiate e del forte vento. Dani Palacios, capo del servizio di spiagge dell’area metropolitana di Barcellona (AMB) ha segnalato che le mareggiate causate dalla tempesta Gloria “sono le peggiori dal 2003 e probabilmente di questo secolo”. Palacios ha previsto danni elevati per le spiagge dell’area metropolitana.
I nubifragi hanno fatto danni anche nel delta dell’Ebro, dove alcune delle zone più sensibili sono state completamente inondate dal mare, che ha coperto 3.000 ettari di risaie e ha penetrato per 3km nell’entroterra. Ieri, martedì 21 gennaio, le raffiche di vento hanno raggiunto intensità storiche, come i 144,4km/h nella stazione di Puig Sesolles. Significativi anche i quasi 200l/m² di pioggia accumulatisi a Girona, dove la mareggiata ha superato i 10 metri.