Meteo – Il Nord Atlantico è stato incredibilmente attivo fino a questo punto dell’inverno, producendo numerosi e intensi cicloni extra-tropicali nelle scorse settimane. Nel frattempo, l’Europa è rimasta prevalentemente bloccata sotto sistemi di alta pressione.
Il tutto è dovuto all’intensità del vortice polare, una colonna di aria molto fredda che staziona sulla regione polare durante l’inverno e che forma una grande area di bassa pressione nell’atmosfera. Quando il vortice polare è forte, come in questo caso, tende a “rinchiudere” l’aria fredda sulle alte latitudini dell’Artico, rendendo difficile che durature ondate di freddo raggiungano le medie latitudini. Così le latitudini più basse degli Stati Uniti e l’Europa rimangono sotto condizioni miti. Il vortice polare era estremamente forte all’inizio dell’inverno nella stratosfera, ma poi ha iniziato a combinarsi con la troposfera più in basso con il prosieguo di dicembre.
Ci sono stati almeno 6 grandi sistemi, la maggior parte dei quali ha subito una rapida intensificazione, sviluppando quindi un’impressionante struttura che ha offerto spettacolari immagini dai satelliti.
Con un’intensificazione davvero esplosiva e una pressione centrale minima al di sotto dei 940hPa, ha sviluppato una violenta tempesta di vento verso Irlanda e Scozia, con venti localmente vicini ai 140km/h lungo la costa e fino a 200km/h nelle Highlands.
Il 10 gennaio 2020 ha visto lo sviluppo esplosivo di un ciclone in movimento verso l’Islanda.
Il 25 dicembre 2019, due cicloni si sono formati fianco a fianco nel Nord Atlantico. Mentre quello orientale è svanito lentamente, quello occidentale ha dominato l’intero Nord Atlantico, spingendo la pressione centrale minima verso i 960hPa.
Il 2020 è iniziato con un intenso ciclone extra-tropicale nel Nord Atlantico. Nel corso della notte tra 31 dicembre 2019 e 1 gennaio 2020, il ciclone ha subito una rapida intensificazione, raggiunge una pressione centrale minima di 960hPa nelle ore mattutine.
Il 4 gennaio 2020, si è formato un ciclone in rapida intensificazione, determinando una tempesta invernale breve ma molto intensa sull’Islanda occidentale con condizioni di blizzard molto forti. Il sistema ha spinto la sua pressione centrale minima al di sotto dei 970hPa mentre si muoveva a nord dell’Islanda, determinando un impressionante gradiente di pressione nel Paese. Le Highlands hanno riportato raffiche di vento di oltre 220km/h!
E sembra che il vortice polare rimarrà forte anche nelle prossime settimane, forse fino alla fine del mese. Il Nord Atlantico, così, continuerà ad essere ancora attivo e in Europa continuerà a dominare l’alta pressione.