Allerta Meteo, FOCUS sull’irruzione fredda del 4-5-6 Febbraio: bufera di tramontana, temperature in picchiata di -20°C

Allerta Meteo, irrompe un nucleo di aria fredda artica sul Mediterraneo centrale con 2 giorni di maltempo invernale: tutti i dettagli e le zone più colpite
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Allerta Meteo – Riteniamo, oramai, quasi certa l’irruzione di aria fredda artica sull’Italia nella fase 4/6 febbraio. Semmai, nei prossimi aggiornamenti e fino all’evento, andrebbero meglio inquadrati i possibili effetti dell’irruzione, poiché potrebbero esserci ancora aggiustamenti  in riferimento soprattutto alla configurazione barica e alla traiettoria portante delle correnti alle quote medie. Insomma, bisognerebbe ancora valutare, e questo via via con dati più ravvicinati all’evento, quali aree potrebbero essere maggiormente esposte al flusso perturbato e dove, quindi, potrebbe piovere e nevicare di più.

Intanto, delle indicazioni abbastanza chiare le abbiamo già da queste ore, mentre sull’Italia continua a fare caldo in modo esagerato. Le correnti fredde artiche impatterebbero per prima sulle nostre Alpi, soprattutto di confine e più settentrionali. Ciò accadrebbe già nel corso di martedì 4, quando il nucleo gelido, dalla Scandinavia  si estenderebbe a  gran parte dell’Europa Centrale e, appunto, fino ai nostri settori alpini.

Le nevicate inizierebbero sulle Alpi soprattutto dalle ore centrali, poi pomeridiane e serali di martedì e naturalmente fino a bassa quota, dato un consistente e progressivo calo termico. Annuvolamenti e locali, veloci piogge anche al Nordest, Alto Veneto, Friuli Venezia Giulia ma, a seguire, il fronte freddo aggirerebbe le Alpi e si tufferebbe sull’Adriatico attraverso la porta della Bora, quindi dalla Slovenia, Croazia. Stando all’attuale configurazione barica, il resto del Nord verrebbe completamente saltato, poiché riparato dalla catena alpina e, quindi, i nuclei instabili si porterebbero direttamente sul medio-basso Adriatico e lungo il Centro Sud Appennino. Proprio su questi settori, già nel pomeriggio di martedì e ancor più in serata, arriverebbero nubi estese con piogge e rovesci diffusi e, dato un rapido calo termico anche verso il Centro, prime nevicate sull’Appennino centrale fino a quote collinari in serata. Dalla sera di martedì, poi nella notte su mercoledì e per tutta la giornata di mercoledì, si concretizzerebbe la fase clou dell’azione artica. 

I fronti principali a essa legati,  interesserebbero soprattutto l’Abruzzo, il Molise,  naturalmente tutte le aree appenniniche corrispondenti, poi i settori orientali laziali, quindi l’Est Reatino, l’Est Frusinate  e giù, verso il Centro Est Campania, gran parte della Puglia, il Centro Nord della Lucania, localmente la Calabria e più diffusamente il Centro Nord della Sicilia. Su tutti questi settori, oltre alle piogge e ai rovesci, sarebbero possibili anche nevicate sparse a bassa quota o intorno ai 200/400 m sulle aree appenniniche fino alla Lucania; più giù, magari neve inizialmente a quote più alte tra Calabria e Sicilia, intorno ai 600-800 m, poi calo della quota neve fino a 400-500 m nella notte su giovedì 6, anche sul Nord Sicilia. Nella prima immagine piogge, sono evidenziate, con colorazione a scala di blu-fucsia, le aree maggiormente interessate da fenomeni. Nubi irregolari ma anche ampie schiarite sul resto dei settori. Fenomeni deboli e occasionali, quindi in gran parte anche qui asciutto, sulla Sardegna, sul resto della Sicilia e tra Sud Lucania e i settori ionici pugliesi. 

Un rilievo particolare merita il campo termico che, come già detto in precedenti editoriali, subirebbe un crollo importante, sia per la buona consistenza del nucleo freddo, che per gli elevati valori precedenti l’irruzione, sicché lo scarto termico tra l’inizio settimana e la sera di mercoledì potrebbe essere anche intorno ai 18/20°C.

Da rilevare anche la ventilazione che inizierebbe a essere sostenuta, a tratti anche forte, già dalla giornata di martedì 4, per venti in prevalenza di Libeccio o occidentali su Alpi, poi la ventilazione andrebbe via via ruotando dai settori settentrionali e di nuovo forti di Bora e Tramontana fra mercoledì e giovedì. Possibili raffiche estreme, per il corso del maltempo invernale, fino a 130 /140 km orari sui settori appenninici centrali, su quelli meridionali calabresi e sui rilievi del Nord Sicilia; raffiche fino a 160/170 km/h sulle Alpi occidentali, tra Piemonte e Valle d’Aosta. 

Maggiori e ulteriori dettagli nel corso dei prossimi quotidiani aggiornamenti. 

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