La rucola (Eruca sativa o Eruca vesicaria subsp. Sativa, appartenente alla famiglia delle Brassicaceae o delle Cruciferae) racchiude numerose virtù benefiche e cosmetiche: è un ottimo rimedio naturale controritenzione idrica, cellulite e per eliminare i liquidi in eccesso. Ha proprietà antinfiammatoria, antiemorragiche, rafforza ossa e denti, contrasta nervosismo, insonnia e crampi muscolari, è essenziale per il corretto funzionamento della vista, interviene nei processi di crescita e riparazione cellulare, è digestiva, diuretica, aumenta la resistenza alle allergie di stagione. Inoltre abbassa la pressione sanguigna, contrasta l’attività dei radicali liberi, previene tumori e malattie cardiovascolari, potenzia il metabolismo.
Antianemica, facilita l’assorbimento dei minerali, aiuta a regolare i livelli di zuccheri nel sangue in caso di diabete.
E’ ipocalorica (è indicata nelle diete dimagranti) favorisce l’eliminazione dei gas intestinali, è antibatterica e protegge la mucosa gastrica nei casi di ulcera e iperacidità.
Come consumarla dunque? Cruda, in insalata, salse, tramezzini, sulla pizza, come contorno per secondi piatti e insaccati oppure cotta al vapore, bollita, per la preparazione di una gustosa pasta pomodorini e rucola o del pesto di rucola. Assicuratevi, al momento dell’acquisto, che le foglie siano fresche, prive di macchie e ammaccature.
La rucola si può conservare in frigo per massimo due giorni, all’interno di un sacchetto di plastica bucherellato.
Come abbassare la pressione alta con la rucola
A conferma del fatto che la rucola aiuta a combattere la pressione alta e le malattie cardiovascolari, citiamo qui uno studio di un team di farmacologi dell’Università di Pisa, guidato dal professore Vincenzo Calderone, in collaborazione con le università di Firenze e “Federico II” di Napoli e il “Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia” (CREA) di Bologna. La ricerca, pubblicata sul “British Journal of Pharmacology”, la rivista in campo farmacologico più prestigiosa a livello internazionale, ha dimostrato le proprietà vasorilascianti ed anti–ipertensive dell’isotiocianato Erucina, un principio attivo prodotto dalla pianta come meccanismo di difesa e che conferisce alla rucola proprio il suo caratteristico sapore ed odore pungente.
“Quando le foglie di rucola vengono tagliate o masticate – ha spiegato Alma Martelli ricercatrice dell’Università di Pisa e prima autrice della pubblicazione – i glucosinolati e l’enzima mirosinasi, entrano in contatto generando l’isotiocianato Erucina. Se quest’ultimo per la pianta è un meccanismo di difesa che serve per allontanare ad esempio gli animali, per l’uomo è invece un principio attivo di origine naturale in grado di rilassare la muscolatura dei vasi e di abbassare la pressione arteriosa attraverso il rilascio di un gastrasmettitore, il solfuro d’idrogeno”.
I ricercatori hanno dimostrato le proprietà vasorilascianti ed anti-ipertensive dell’isotiocianato Erucina sia in vitro, su cellule di aorta umana e su vasi isolati, che in vivo, su animali spontaneamente ipertesi.
“Questa scoperta ha importanti ripercussioni in campo medico poiché per ottenere questi effetti anti-ipertensivi possiamo certamente somministrate il principio attivo purificato, sotto forma di integratore ma, almeno in parte, possiamo ottenere gli stessi effetti anche attraverso l’alimentazione – sottolinea Alma Martelli – infatti diversamente dalle altre piante appartenenti alla famiglia delle Brassicaceae come il cavolo, il broccolo o il rafano, la rucola si può mangiare cruda così da non degradare l’enzima con la cottura e assicurare la sintesi di Erucina”.
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