Una collaborazione per rafforzare l’impegno globale per lo sviluppo di un vaccino contro il coronavirus 2019-nCoV. E’ quella annunciata dalla Coalizione Cepi (Coalition for Epidemic Preparedness Innovations) e l’azienda GSK, che mettera’ a disposizione la tecnologia adiuvante per supportare lo sviluppo rapido di un candidato vaccino. “Avere accesso alla tecnologia adiuvante di GSK, leader mondiale in questo settore – ha spiegato il Ceo di Cepi Richard Hatchett – e’ un grande passo avanti nello sviluppo di un vaccino contro il nuovo coronavirus. Mettendo insieme il sistema adiuvante di GSK con la piattaforma tecnologica pionieristica che stiamo sostenendo avremo la potenzialita’ di rendere disponibili piu’ vaccini in tempi piu’ rapidi, diminuendo la dose di antigene necessaria per proteggere ciascun individuo.
L’effetto di questo ‘risparmio di antigene’ consente di aumentare il quantitativo di vaccino prodotto, aumentando il numero di persone che ne puo’ beneficiare”. Il primo accordo per formalizzare questa intesa e’ stato siglato tra GSK e la University of Queensland in Australia, che ha siglato un accordo di collaborazione con Cepi per lo sviluppo di una piattaforma vaccinale con l’obiettivo di consentire la rapida produzione di vaccini mirati contro patogeni virali diversi. Cepi ha infatti esteso il finanziamento per sostenere il lavoro di sviluppo di un candidato vaccino contro il virus 2019-nCoV e l’accesso alla tecnologia adiuvante di GSK consentira’ ora di supportare questa ricerca ancora alle prime fasi.
Il team di ricerca alla University of Queensland “sta facendo progressi con il programma per il vaccino contro il virus 2019-nCoV e la disponibilita’ della piattaforma adiuvante di GSK ci consentira’ di condurre importanti esperimenti preclinici per valutare l’efficacia del vaccino”, ha affermato Peter H?j, Vice-Chancellor della University of Queensland. Questo annuncio si aggiunge ai 4 programmi precedentemente annunciati da Cepi per lo sviluppo di un vaccino contro il virus 2019-nCoV.
Ricerca su almeno 7 antivirali
Sette farmaci a piccole molecole, che mirano specificamente alla polimerasi dell’RNA e alla proteasi del nuovo coronavirus (2019-nCoV), sono attualmente in fase di ricerca clinica, mentre non e’ stato ancora trovato alcun rimedio specifico per il 2019-nCoV. “Abbiamo sviluppato alcuni piani di trattamento efficaci basati su esperienze e pratiche di successo nella lotta contro la SARS”, ha detto uno degli esperti cinesi, Zhong Nanshan: “L’uso di molteplici misure per il supporto vitale ha aumentato il tasso di successo del trattamento”, ha aggiunto. “Man mano che impariamo di piu’ sulla malattia e acquisiamo maggiore esperienza nella diagnosi e nel trattamento, il piano di trattamento viene aggiornato da esperti organizzati dalla Commissione Sanitaria Nazionale per fornire una guida ai medici a livello nazionale. Il piano attuale e’ gia’ alla quarta versione”, ha concluso.