Per le regioni Lombardia, Veneto, Emilia Romagna si va verso la proroga delle misure di contenimento del coronavirus ancora per una settimana.
Sarebbe questo l’orientamento del governo emerso durante la video conferenza con tutte le regioni e il presidente del consiglio al Dipartimento nazionale della protezione civile.
E’ in corso in questi minuti, presso la sede della Protezione civile, il vertice sull’emergenza Coronavirus. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e con lui i ministri Boccia, De Micheli, Lamorgese, Spadafora e Speranza e il capo della protezione, Angelo Borrelli sono riuniti in collegamento con i presidenti di tutte le Regioni. Presente anche il viceministro alla Salute, Sileri.
Coronavirus in Lombardia: sospese scuole per una settimana
Da parte del governo c’è “sostanziale adesione alle nostre richieste“: ha dichiarato al TgR Lombardia l’assessore al Welfare della regione Giulio Gallera mentre è in corso la videoconferenza con il governo. Ci sono alcuni approfondimenti da fare ma per quanto riguarda le scuole “sarà prorogata per un’altra settimana” la sospensione.
“E’ in corso la riunione con il premier Giuseppe Conte e gli altri presidenti delle Regioni. Per ora l’unica notizia che posso anticipare, soprattutto nel rispetto delle famiglie, è che anche la prossima settimana l’attività didattica delle scuole e degli asili resta sospesa. Vi aggiornerò non appena avremo altre notizie certe“: lo ha scritto sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
Scuole e università chiuse in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna
Scuole, nidi e università in Emilia–Romagna restano chiusi anche la prossima settimana: lo ha confermato su Facebook il governatore, Stefano Bonaccini.
“E’ in corso la videoconferenza delle Regioni con il presidente del Consiglio. Sulla base del parere del Comitato tecnico scientifico nazionale, resta confermata la chiusura dei nidi, dell’attività scolastica e delle Università anche per la prossima settimana per le tre Regioni più colpite: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna“: lo scrive, in un post sul suo profilo Facebook, Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna. “Il Comitato tecnico scientifico e il Governo ritengono inoltre di dover aggiornare settimanalmente tale previsione sulla base dell’andamento della situazione epidemiologica – prosegue il governatore -. Fermi restando i divieti per tutte le attività che determinano significativi assembramenti di persone, si sta valutando la possibilità per le attività culturali e di spettacolo di un accesso limitato e disciplinato, tale da salvaguardare le condizioni di sicurezza sanitaria delle persone“. “Ci eravamo prefissi di rimetterci prima alle valutazioni del Comitato tecnico scientifico, che oltre all’Istituto superiore di sanità è stato potenziato con l’interessamento dei presidenti delle società scientifiche competenti per materia sul coronavirus, così come di attendere l’indicazione del Governo che garantisse una omogeneità degli interventi. Riteniamo però di dover già ora dare questa prima comunicazione per dare modo alle famiglie di potersi organizzare in vista dei prossimi giorni”. “Al termine dell’incontro con il Governo – conclude –, riuniremo l’Unità di crisi regionale per definire tutti gli aspetti del provvedimento del Governo e di quelli eventualmente da adottare in sede locale“.