Coronavirus, gli esperti svelano il posto più pericoloso per contrarre la malattia

Mentre ci si interroga sulla sicurezza delle varie località colpite, un esperto di viaggi ha svelato il posto in cui i viaggiatori sono più al rischio di contrarre il temibile virus
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Il coronavirus si sta rapidamente diffondendo nel mondo. Dopo la Cina, da dove tutto è iniziato a fine dicembre 2019, Corea del Sud e Italia sono i Paesi con il maggior numero di contagi al mondo (oltre 1.100 in Corea del Sud, oltre 300 in Italia). Nelle scorse ore, il numero dei casi sta crescendo anche in altri stati europei: sono stati riportati nuovi contagi in Spagna, Germania, Croazia e Austria. A Tenerife, isola delle Canarie, un intero hotel è in isolamento dopo i casi positivi di due italiani che aveva soggiornato nella stessa struttura. Le Canarie, così come l’Italia, sono una destinazione turistica ambita in Europa, ma i crescenti numeri del coronavirus stanno mettendo in allerta i turisti (in alcuni casi, sono proprio i governi esteri ad esortare i loro cittadini a non visitare l’Italia per l’emergenza in atto).

Mentre ci si interroga sulla sicurezza delle varie località colpite, un esperto di viaggi ha svelato il posto in cui i viaggiatori sono più al rischio di contrarre il temibile virus. L’esperto Simon Calder ha affermato che c’è un posto in cui il virus prospera, rendendo i viaggiatori più esposti rispetto a qualsiasi altro posto. Calder ha spiegato che le persone dovrebbero preoccuparsi meno del volare verso aree infette e più dell’aeroporto stesso.

Parlando di un incidente che si è verificato qualche giorno fa, in cui un aereo della British Airways è stato costretto a tornare indietro dopo che un passeggero è andato nel panico all’idea di venire in Italia, Calder ha indicato che l’aeroporto, in realtà, è più pericoloso del volo. “È ancora vero che non è molto facile prendere il virus se si seguono le normali procedure di viaggio. Per esempio, ieri (rispetto al momento delle dichiarazioni, ndr), c’è stato un volo della British Airways verso Milano, è partito dal gate di Heathrow e poi è tornato indietro perché un passeggero ha deciso che non voleva andare a Milano. Dal punto di vista della valutazione del rischio, è stato ridicolo perché avevano già passato la parte più pericolosa del viaggio, che è un aeroporto internazionale dove si condividono i germi di tutto il mondo”, ha spiegato.

Tuttavia, nonostante i crescenti numeri delle persone infettate, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha dichiarato che devono essere messe in pratica le stesse precauzioni contro qualsiasi infezione respiratoria. L’avviso ai viaggiatori è quello di avere una rigida igiene della mani, lavandole con acqua e sapone e assicurandosi di utilizzare disinfettante per le mani a base di alcol. I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie raccomandando anche di evitare di toccare occhi, naso e bocca se le mani non sono state lavate.

Foto Stringer/Getty Images

Le mascherine stanno diventando una vista comune negli aeroporti (e non solo), ma non sono il miglior modo per proteggersi dalla malattia. Parlando ad Express, il Dott. Richard Dawood, della clinica Fleet Street Medical di Londra, ha spiegato che le mascherine hanno un valore limitato: “Le mascherine chirurgiche non offrono protezione a chi le indossa, anche se potrebbero proteggere gli altri, se si è infetti. Le mascherine ad alta filtrazione sono protettive, ma difficili da indossare e da utilizzare in sicurezza. Fuori dall’ambiente medico, l’unica situazione in cui io considererei davvero di utilizzarle sarebbe durante un lungo ritardo a terra in un aereo in cui il sistema di circolazione dell’aria è spento”.

La Dott.ssa Carmen Dolea, a capo dell’International Health Regulations Secretariat dell’Oms, aggiunge: “Se dovete viaggiare, dovete andare in aeroporto. Se volete ridurre il rischio di essere infettati, è vero che stare lontano dalle persone che potrebbero essere casi sospetti potrebbe aiutare a ridurre il rischio”. Naturalmente non è così facile individuare che stia accusando la malattia, poiché molte persone contagiate scambiano i sintomi per influenza o semplice raffreddore. E il problema è che è difficile riconoscere le differenze.

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