Il coronavirus continua a diffondersi in Italia: l’ultimo aggiornamento della Protezione Civile parla di 888 contagiati e 21 morti, mentre sono 46 le persone guarite. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha innalzato il livello dei allarme a molto alto. “Il numero di casi di sindrome simil-influenzale causata dal nuovo coronavirus sta aumentando. Covid-19 è presente in nuovi Paesi, e c’era da aspettarselo che l’Organizzazione mondiale della sanità alzasse il livello di allarme”. Lo afferma la virologa Ilaria Capua, direttrice dell’One Health Center of Excellence dell’Università della Florida, raggiunta telefonicamente dall’Adnkronos Salute. “E’ di oggi – aggiunge – la notizia del primo caso di contagio in Nigeria, Paese africano molto popolato e con moltissimi contatti internazionali. Mentre in Usa ci sono casi di trasmissione all’interno di alcune comunità. Dunque il virus sta circolando. Dunque la decisione dell’Oms era attesa“.
“A questo punto possiamo formulare varie ipotesi: la mia è che questo virus continuerà a circolare nella popolazione camuffandosi da influenza o virus respiratorio. La stragrande maggioranza delle persone non se ne accorgerà, alcuni ne risentiranno, e per pochi altri avremo forme gravi“, afferma Ilaria Capua, raggiunta telefonicamente dall’Adnkronos Salute. La virologa è prudente. “Sono però cautamente ottimista – aggiunge – che questo sia lo scenario più probabile. Non credo però che ci saranno cluster importanti di mortalità. Questo è un momento di responsabilità collettiva, quello del coronavirus non è un problema su cui scherzare: ci sono aziende e famiglie in difficoltà, occorre fare squadra e fare sistema, il ‘sistema Italia’“.