Una terza persona è deceduta a causa del Coronavirus in Lombardia, è la quarta vittima in Italia: si tratta di un uomo di 84 anni che era ricoverato al Giovanni XXIII di Bergamo.
“Ultimo aggiornamento dalla sala operativa, i contagiati sono 165 e numero sta ancora aumentando ma siamo convinti che con l’ordinanza condivisa ieri con scienziati, medici e infettivologi dai prossimi giorni la diffusione inizierà a rallentare e a sospendersi“: lo ha affermato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a Radio Anch’io. L’uomo deceduto per coronavirus a Bergamo era “una persona anziana con altre patologie“.
Ancora non si sa per quale motivo il contagio da Coronavirus si sia concentrato nell’area del basso lodigiano che ora è stata isolata: il presidente della Lombardia, a Radio anch’io su Radio Rai 1 ha dichiarato che “non si riesce a capire perché in quella zona“. “Da quando abbiamo scoperto il primo caso non sono stati fatti errori” ha aggiunto, ribadendo che appare “strano a tutti una diffusione così rapida“.
Da Palazzo Lombardia fanno sapere come coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori non devono andare in pronto soccorso, ma devono chiamare il numero verde unico regionale 800.89.45.45 che valuterà ogni singola situazione e spiegherà che cosa fare. Per informazioni generali chiamare invece il 1500, numero di pubblica utilità attivato dal Ministero della Salute.
Il premier Giuseppe Conte alle 11 sarà nuovamente al Comitato operativo della Protezione Civile.
“Seguiamo con la più grande attenzione la situazione in Italia“, che “ci preoccupa” ma “abbiamo contatti regolari con il ministro Speranza e non possiamo che felicitarci con le autorità italiane per la rapidità e la trasparenza con cui hanno agito“: lo ha dichiarato la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides durante un punto stampa a Bruxelles.
In Veneto altri 2 casi
In Veneto ai 25 casi di ieri si sono aggiunti altri due casi di Coronavirus: lo riferisce la Regione Veneto. Si tratta di una persona anziana del centro storico di Venezia, che era già ricoverata all’Ospedale Civile e che è stata trovata positiva al virus, e di una persona del Padovano.
Coronavirus: in Emilia Romagna 7 nuovi casi
Sette nuovi casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, tutti riconducibili al focolaio lombardo: cinque, di cui quattro cittadini lodigiani, riscontrati a Piacenza, e due cittadini della provincia di Parma, ricoverati in isolamento al reparto infettivi all’ospedale di Parma e in buone condizioni: lo riferisce la Regione Emilia Romagna.
Coronavirus: scuole chiuse per tutta la settima in Trentino
Chiusura di asili, scuole e universita’ prolungata per tutta la settimana corrente e annullamento delle manifestazioni carnevalesche previste per la giornata di domani in Trentino. Sono le ultime decisioni che la Giunta provinciale ha discusso e deciso di adottare in via prudenziale al termine di una riunione di aggiornamento svoltasi questa mattina. Prevista anche la chiusura al pubblico delle aule e delle biblioteche universitarie della citta’. Salvo ulteriori comunicazioni, si riapre lunedi’ 2 marzo.
“Evitare che i focolai diventino epidemia”
“Occorre lavorare bene e il Governo lo sta facendo affinché i due focolai non diventino epidemia,” ha affermato Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene e medicina preventiva all’Università Cattolica di Roma e rappresentante dell’Italia nell’Executive Board dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ospite della trasmissione ‘Omnibus’ su La7. “Dobbiamo rintracciare tutti coloro che sono arrivati da aree a rischio e naturalmente serve condizionarne i comportamenti quando arrivano sul territorio nazionale. E’ accaduto che dalla Cina è arrivato evidentemente qualcuno con il virus“.