Coronavirus, pazienti sospetti trascinati con la forza fuori dalle loro case e ammassati negli ospedali improvvisati: le misure estreme della Cina rischiano di creare una catastrofe umanitaria [VIDEO SHOCK]

Nonostante una quarantena di proporzioni mai viste prima, gli sforzi della Cina potrebbero non solo essere arrivati troppo tardi ma anche peggiorare la situazione
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Le vittime del nuovo coronavirus hanno ormai raggiunto quota 1.018, con 43.138 casi confermati. L’epidemia continua a provocare sempre più vittime e contagi in Cina e questo ha fatto sì che il governo cinese aumentasse i suoi sforzi per contenere la diffusione del virus. Il Paese ha iniziato a ricorrere a misure estreme, come mostra un video in cui sembra che i cittadini sospettati di essere infetti vengano trascinati con la forza via dalle loro case per essere portati in centri e ospedale isolati. Le immagini del video che trovate di seguito sono poco piacevoli: le persone che vengono portate via dalle loro case tentano in tutti i modi di opporre resistenza agli uomini nelle tute protettive, ma vengono comunque trascinate via tra le urla.

Coronavirus, immagini shock dalla Cina: pazienti sospetti trascinati con la forza fuori dalle loro case [VIDEO]

coronavirusSecondo quanto riportato, il vice premier che sta guidando la risposta del governo all’epidemia del coronavirus 2019-nCoV, Sun Chunlan, avrebbe ordinato alle autorità di Wuhan, “epicentro” dell’epidemia, di recarsi porta a porta alla ricerca di persone infette. Le nuove restrizioni sembrano assumere l‘aspetto di una campagna militare, considerato che Chunlan ha ordinato il controllo della temperatura corporea di tutti i residenti e di indagare su chiunque possa essere entrato in contatto con pazienti noti. Chunlan ha detto: “In queste condizioni di guerra, non devono esserci disertori o saranno inchiodati al pilastro della vergogna per sempre”.

Allo stesso tempo, appaiono in rete i video che mostrano l’interno dei centri allestiti per mettere in quarantena i cittadini con sintomi da lievi a moderati. I letti sono molto vicini gli uni agli altri e questo mette in luce la mancanza di isolamento tra i pazienti. Alcuni commenti ai video sui social network cinesi paragonano queste scene a quelle della pandemia di influenza spagnola, la più mortale della storia moderna.

Nonostante il nuovo ospedale costruito a Wuhan offra 1.000 posti letto in più, gli ospedali già esistenti della città rimangono affollati, una condizione che non promette nulla di buono nel fermare la malattia. E non è chiaro, in questa situazione, come le strutture già al collasso possano gestire l’afflusso di pazienti determinato dalle nuove restrizioni e se i centri siano equipaggiati per fornire l’assistenza di base ai pazienti e proteggerli dalla diffusione del virus. “Cosa succede alle persone ammalate? Ricevono le cure e a che livello? E gli operatori sanitari, nelle circostanze di uno stadio o dell’auditorium di una scuola, possono fornire assistenza in maniera efficace e mantenersi al sicuro?”, si chiede il Dott. William Schaffner, specialista di malattie infettive del Vanderbilt University Medical Center di Nashville (Tennessee).

Un post ampiamente condiviso su Weibo, famoso social media cinese, riporta “condizioni molto scarse” al centro esposizioni di Wuhan, convertito in una struttura per la quarantena. L’autore del post, che ha scritto di avere parenti nel centro, ha parlato di blackout elettrici e problemi con il riscaldamento, dicendo che le persone tremavano dal freddo. L’autore del post aggiunge che sembravano esserci carenze di staff e forniture mediche: “Non si vedevano dottori ed infermieri prendere nota dei sintomi e distribuire medicine”, mentre i dispositivi per l’ossigeno erano gravemente carenti.

Molti esperti affermano che concentrare un gran numero di malati in strutture simili a dormitori ha creato le condizioni per la diffusione involontaria di una serie di malattie infettive. “Molte di queste persone hanno già problemi di salute che devono essere curate. Le metti insieme e molto vicine e potrebbero essere esposte ad altre infezioni che si diffondono molto più facilmente rispetto al coronavirus, come la tubercolosi e le infezioni batteriche che possono diffondersi tra le popolazioni dense”, afferma Thomas M. File Jr., presidente della Infectious Diseases Society of America.

Con i malati radunati nei campi improvvisati per la quarantena, con assistenza medica minima, a Wuhan cresce un senso di abbandono e paura, che alimenta la sensazione che la città e tutta la provincia dell’Hubei siano sacrificate per il bene della Cina. Crescono le preoccupazioni che gli sforzi della Cina per contenere la diffusione della malattia, nonostante una quarantena di proporzioni mai viste prima per 56 milioni di persone, potrebbero non solo essere arrivati troppo tardi ma potrebbero anche peggiorare la situazione, per esempio aggravando la carenza delle forniture mediche.

Molti esperti credono che il numero di contagiati e di morti sia più alto del conteggio ufficiale.

Coronavirus, quello che la Cina non dice: i numeri dell’epidemia, “almeno 50mila morti a Wuhan”

Molti residenti di Wuhan che sono malati ma non sono sicuri di avere la malattia sono stati costretti ad andare a piedi da un ospedale all’altro, per poi essere mandati via senza essere stati testati per il virus, riporta il New York Times. Altri si muovono con indumenti protettivi completi o con misure di sicurezza improvvisate, come sacchetti di plastica in testa. Molti hanno scelto di mettersi in auto-quarantena a casa, rischiando la diffusione del virus all’interno delle famiglie e dei quartieri.

Di seguito, le immagini shock che arrivano dalla Cina, messa in ginocchio dal nuovo coronavirus.

Coronavirus, centinaia di persone ammassate nei centri improvvisati [VIDEO]

Coronavirus, le immagini dall’interno di un centro per i malati [VIDEO]

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