Dalla frutta secca un valido alleato per abbassare il colesterolo cattivo LDL e combattere il diabete

Colesterolo cattivo LDL e diabete sono due tra le patologie del nuovo millennio che si possono combattere con l'assunzione quotidiana di nocciole
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Il diabetecolesterolo cattivo si combattono a tavola: sembra uno slogan pubblicitario, ma è un’evidenza scientifica. Il colesterolo in particolare è un grasso prodotto prevalentemente dall’organismo che risulta fondamentale per la salute umana: esso è coinvolto nel processo di digestione, partecipa alla produzione di vitamina D, favorisce la costruzione della parete delle cellule, è il precursore di ormoni fondamentali come testosterone e estrogeni

Il colesterolo è di due tipi: quello definito “buono“, o HDL, legato alle lipoproteine ad alta densità che non solo non provoca danni alle arterie, ma protegge l’organismo, e quello comunemente considerato “cattivo“, che è chiamato LDL in quanto legato alle lipoproteine a bassa densità che risulta pericoloso in quanto si può depositare nelle pareti delle arterie aumentando il rischio di malattie cardiovascolari come infarto e ictus. 

L’80% del colesterolo è prodotto dal nostro organismo, mentre il restante 20% viene assunto attraverso l’assorbimento di cibo di origine animale. L’ipercolesterolemia è proprio una patologia che si manifesta con valori di colesterolo cattivo LDL superiori alla norma.

Quando si manifesta va controllata proprio per le pericolose conseguenze che un livello elevato di colesterolo LDL può comportare per la salute: oltre a una terapia farmacologica, una corretta alimentazione dà senz’altro giovamento.

Tra i tanti, un alimento utile a contrastare il colesterolo LDL sono le nocciole: esse infatti hanno delle proprietà protettive per il cuore, conferitagli dall’elevato livello di antiossidanti e di grassi buoni presenti.

Uno studio, condotto presso la Karadeniz Technical University di Trabzon nel 2014, ha osservato l’effetto dell’assunzione quotidiana di nocciole su 21 soggetti affetti da ipercolesterolemia: dopo 4 settimane è stata riscontrata una riduzione dell’ossidazione del colesterolo LDL e un abbassamento generale dei livelli di infiammazioni. Tali effetti regredivano quando l’assunzione di nocciole veniva nuovamente limitata.

Nocciole: proprietà e benefici

Le nocciole hanno svariati benefici, grazie alla presenza della vitamina E, potente antiossidante alleato nella prevenzione dei tumori. L’elevato contenuto di manganese permette di proteggere le cellule dall’azione dei radicali liberi e incrementare la produzione del collagene.

La presenza di folati le rende un ottimo alleato delle donne di ogni età, ma sopratutto durante la gravidanza e l’allattamento. Potassio e magnesio in esse contenute migliorano la salute cardiaca e lo scambio ideo-salino a livello cellulare, nonché il benessere delle ossa, ma anche delle articolazioni. Fosforo e calcio aiutano ossa, muscoli, denti e sistema immunitario. 

I grassi buoni in essi contenuti, in particolare l‘acido oleico, permettono di ridurre la resistenza all’insulina anche in soggetti affetti da diabete di tipo 2, ossia un elevato livello di zuccheri nel sangue. La glicemia alta è un’altra delle patologie più diffuse, che spesso deriva da una cattiva alimentazione.  

La nocciola risulta quindi un toccasana su più fronti: la quantità consigliata è circa 30g al giorno (circa 25 nocciole) e può essere assunto anche da chi vuole dimagrire grazie al notevole apporto di fibre che favoriscono il senso di sazietà. L’ideale in tal caso è assumerle come spuntino: le calorie apportante per 30g di nocciole sono circa 200 Kcal. 

Grazie alla loro versatilità possono essere utilizzate in cucina sia per insaporire dei primi piatti che per preparare dei secondi sfiziosi, come il pollo alle nocciole in salsa all’arancia. Molto gustose anche se introdotte nei dolci, come muffin o squisite creme di nocciole fatte in casa, e nelle yogurt. 

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