Previsioni Meteo – Una gentile concessione dell’alta pressione. Si configura così il raid freddo confermato tra il 5 e il 7 febbraio prossimi. Le condizioni bariche a scala euro-atlantica, per quanto temporaneamente favorevoli a circolazione da Nord, non sono in dichiarato assetto invernale. Lo strappo artico capiterà in maniera quasi fortuita, riuscendo con un buon tempismo ad approfittare di un temporaneo allungo meridiano dell’alta pressione oceanica, quindi irrompendo lungo il suo bordo orientale e riuscendo a raggiungere con buona incisività il nostro bacino. Ma l’alta pressione, coadiuvata da un flusso zonale particolarmente attivo, riuscirà in breve tempo a ricucire lo strappo, tant’è che il nucleo artico potrebbe non avere più di 48/60 ore di tempo per portare a compimento l’azione meridiana fredda.
Tuttavia, oramai, a meno di 96 ore dall’evento, i modelli sembrano piuttosto allineati nel decretare l’irruzione fredda all’indirizzo dell’Italia con probabilità che supera il 70%. Vediamo allora come potrebbe esplicarsi e su quali regioni in maniera più determinata.
Intanto va evidenziato il taglio meridiano dell’affondo artico, quindi direttrice sostanzialmente Nord/Sud. Nella barica in evidenza abbiamo rappresentato la fase clou dell’ irruzione, attesa per mercoledì 5 febbraio, con il nucleo freddo già oramai sul medio-basso Adriatico. In realtà essa inizierebbe prima, quindi nel corso di martedì 4 e, in questa fase, la disposizione delle correnti sarebbe decisamente più settentrionale con impatto significativo dell’aria fredda verso i rilievi Alpini e, qui, con nevicate che andrebbero abbassandosi di quota, fino in Valle, e in forma piuttosto diffusa.
Dalla sera di martedì e poi nella notte su mercoledì e per tutto il corso di mercoledì, il nucleo gelido si tufferà sull’Adriatico attraverso la porta della Bora e porterà nubi con piogge e nevicate fino a bassa quota su tutte le regioni centro orientali e meridionali. Abbiamo evidenziato nell’immagine precipitazioni a scala di colore celeste-blu, le aree maggiormente interessate. La colorazione più blu, indicante precipitazioni più ricorrenti e abbondanti, spicca, oltre che sulle Alpi specie più settentrionali e di confine, sulle aree adriatiche tra le Marche, localmente anche l’Est Umbria, poi soprattutto su Abruzzo, Molise, Est Campania, Nord Puglia, fino al Nord Lucania, localmente sulla Sila e sulla Calabria tirrenica.
Precipitazioni diffuse anche sul Centro Nord della Sicilia, più intense in prossimità delle Madonie e delle aree in genere ai confini tra Messinese e Palermitano. Precipitazioni di passaggio, nel corso di martedì 4, sulle pianure di Nordest, ma con poca incisività. Su tutte le altre aree citate saranno presenti, naturalmente, anche precipitazioni nevose che raggiungeranno anche le basse quote, 2/300 m, occasionalmente al piano verso mercoledì sera sul medio Adriatico; nevicate inizialmente più in alto su Calabria e Sicilia, poi anche qui in calo verso mercoledì sera fino a 400 m circa.
Sul resto delle regioni italiane, quindi sul resto del Nord, sulle aree tirreniche centro settentrionali, sulla Sardegna e sul resto della Sicilia, tempo generalmente più asciutto e anche con maggiori schiarite, salvo addensamenti occasionali, ma raramente associati a qualche fenomeno.
Per giovedì 6 dovrebbe già essere tutto passato in quanto il flusso Atlantico darà una spallata all’anticiclone e questo si riverserà lungo i paralleli, anche mediterranei, portando condizioni di stabilità. Tuttavia continuerà a fare un po’ freddo per il corso di giovedì, per l’insistenza ancora di venti freddi di Bora e Tramontana.
Ulteriori dettagli nel corso dei prossimi aggiornamenti.