Previsioni Meteo Marzo – Oramai il quadro modellistico tutto è dichiaratamente proiettato verso scenari di tempo instabile o a tratti anche perturbato per l’Italia, con l’avvento del mese di marzo. L’aspetto fondamentale da cogliere è la buona persistenza della fase instabile e piovosa che andrebbe finalmente a interrompere un lungo periodo di siccità. Già un primo impulso subpolare, questo anche a carattere relativamente freddo, piomberebbe sul Mediterraneo centrale e sull’Italia verso metà della settimana prossima, anche se con effetti piuttosto veloci e anche localizzati in termini di precipitazioni. Poi, qualche giornata interlocutoria sul finale di mese, mentre, con l’avvento di marzo e per tutta la sua prima decade, una insistente circolazione instabile atlantica sembra puntare con decisione il Mediterraneo centrale e la nostra penisola, portando una lunga fase di piogge. Stando alle dinamiche simulate dai modelli matematici, la traiettoria principale delle correnti portanti instabili, dovrebbe essere mediamente occidentale o nord-occidentale. In linea di massima, questa tipologia di circolazione non dovrebbe associarsi a particolari condizioni di freddo, data una provenienza più oceanica delle masse d’aria.
Certamente andrebbero considerati nuclei di vorticità positiva a componente più fredda che, dal Regno Unito e attraverso la Francia, potrebbero portarsi soprattutto verso i settori settentrionali e in modo particolare verso quelli alpini dove, quindi, potrebbe giungere anche aria relativamente più fredda e determinare nevicate fino a quote medio-basse. Meno ricorrente potrebbe essere la penetrazione di aria fredda subpolare verso le aree centro-meridionali, ma anche qui, per qualche fase, soprattutto intorno al 3/6 marzo, secondo gli ultimi nati, non sarebbero escluse configurazioni più meridiane con probabile penetrazione di aria più fredda nordatlantica. In riferimento a questa fase perturbata nel corso della prima decade di marzo, quindi, ci sono un po’ più di dubbi sulla componente termica, sulla quale contiamo di dare maggiori dettagli via via nel corso dei prossimi giorni ma, in riferimento alla componente instabile o a tratti anche perturbata, ci sono quotidianamente conferme e, anzi, con rincari in termini di potenziale instabile e anche di intensità delle piogge.
Abbiamo evidenziato, nell’immagine precipitazioni, un possibile quadro di massima sulle aree più esposte alle piogge per il corso, appunto, della prima decade del prossimo mese. Le piogge interesserebbero un po’ tutta l’Italia ma, rispetto al tipo di circolazione prospettato, i settori del medio-basso Adriatico, in particolare le coste marchigiane-abruzzesi, soprattutto poi la Puglia, l’Est della Lucania, i settori ionici della Calabria, il Centro Sud della Sicilia, l’Est della Sardegna e anche il Centro Sud Piemonte, potrebbero essere meno interessati dai fenomeni o comunque su questi settori i fenomeni potrebbero essere meno ricorrenti. Sul resto dell’Italia, piogge e rovesci sarebbero piuttosto frequenti, più insistenti e abbondanti sulle aree tirreniche, su quelle relative appenniniche, sui settori alpini e di Nordest. Nell’ambito di queste aree, quelle con colore blu più scuro e verso il viola-rosso, potrebbero ricevere gli apporti più significativi, fino a oltre 80/100 mm nelle aree in rosso.E’ una stima complessiva sulla base degli elementi valutati a una considerevole distanza temporale dalla fase perturbata, per cui essa è senz’altro approssimativa.
La redazione di MeteoWeb vaglierà costantemente il potenziale offensivo della possibile azione perturbata atlantica attesa con l’avvento di marzo, apportando quotidiani aggiornamenti.