“Dalla Terra allo spazio… in poche parole”, il titolo della Lezione che terrà Samantha Cristoforetti per il primo appuntamento “Umberto Eco Lectures”, organizzato dal Centro Internazionale di Studi Umanistici “Umberto Eco” dell’Università di Bologna. L’evento, in programma martedì 18 febbraio, alle 17:00, presso l’Aula Magna di Santa Lucia (Via Castiglione, 36 – Bologna), è ad accesso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Dopo i saluti di apertura del Rettore Francesco Ubertini, e una breve presentazione da parte dell’ex-Direttore del Centro “Umberto Eco”, Patrizia Violi, e dell’attuale Direttore, Costantino Marmo, Samantha Cristoforetti porterà in viaggio il pubblico, per esplorare lo spazio che ha vissuto e spiegare il suo lento divenire “essere umano extraterrestre”, in 200 giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Samantha racconterà la sua esperienza di astronauta e il significato che hanno acquisito per lei parole come velocità, attesa, bellezza, trasformazione, peso, leggerezza, distanza e tempo.
Riprende così la tradizione delle Lezioni Magistrali iniziate da Umberto Eco (che hanno portato a Bologna, fra gli altri, Luciano Berio, Elie Wiesel, Julia Kristeva, Orhan Pamuk…), ora rinominate in sua memoria Eco Lectures, organizzate dal Centro Internazionale “Umberto Eco”, con una donna che esprime tutta l’ampiezza degli orizzonti (e dei progressi) del sapere, nella cooperazione tra scienza, tecnologia, sapere linguistico e umanistico.
Samantha Cristoforetti, dopo la laurea magistrale in ingegneria meccanica all’Università Tecnica di Monaco di Baviera, si è specializzata in propulsione aerospaziale e strutture leggere. Nell’ambito degli studi universitari ha trascorso quattro mesi alla “Ecole Nationale Supérieure de l’Aéronautique et de l’Espace” di Tolosa, lavorando ad un progetto sperimentale di aerodinamica, e ha scritto la sua tesi sui propellenti solidi per razzi durante dieci mesi di soggiorno di ricerca presso l’Università di Tecnologie Chimiche Mendeleev di Mosca.
Sempre nel 2001, Samantha è entrata in Accademia Aeronautica come allieva ufficiale, ricoprendo per 4 anni il ruolo di capocorso. Come parte del suo percorso di formazione in Accademia, ha conseguito nel 2005 una laurea in scienze aeronautiche presso l’Università Federico II di Napoli.
Ha poi partecipato al programma di addestramento “Euro-NATO Joint Jet Pilot Training” alla Sheppard Air Force Base, negli Stati Uniti, ottenendo nel 2006 il brevetto di pilota militare. Al rientro in Italia è stata assegnata al 51° Stormo di Istrana sul velivolo AM-X.
Samantha è stata selezionata come astronauta dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) nel maggio 2009. A settembre dello stesso anno ha iniziato l’addestramento di base, che ha portato a termine a novembre 2010. È stata quindi designata astronauta di riserva per ESA e, in questo ruolo, ha ottenuto le prime qualifiche per le attività extra veicolari e robotiche, nonché la certificazione come ingegnera di bordo del veicolo spaziale russo Soyuz. A marzo 2012 è stata assegnata alla spedizione 42/43 sulla Stazione Spaziale Internazionale e, contestualmente, è stata designata ingegnera di bordo della Soyuz TMA-15M.
Il 23 novembre 2014 Samantha è partita per lo spazio dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakhistan. È tornata sulla Terra l’11 giugno 2015, dopo aver trascorso 200 giorni nello spazio, ad oggi il volo spaziale più lungo di un astronauta europeo. La missione, chiamata Futura, è stata la seconda opportunità di volo di lunga durata dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e l’ottava per un astronauta ESA.
A luglio 2015 Samantha è stata insignita dal Presidente della Repubblica dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana.
Nel 2018 ha pubblicato Diario di un’apprendista astronauta (Milano, La Nave di Teseo), tradotto in Germania, UK, Russia, Cina.