A fine 2020, la Commissione europea presenterà il Piano di azione Ue per battere il cancro. Il piano si basa su punti ben specifici, come “tassazione per tabacco e alcol“, “misure per ridurre l’esposizione agli agenti cancerogeni sul posto di lavoro” per prevenire i tumori, fare leva sui fondi Ue per la ricerca e creare una “infrastruttura di dati sanitari” per “facilitare il collegamento tra ricerca, diagnosi e cura“, stabilire “target per gli investimenti in prevenzione” e incentivare “network regionali per il trattamento dei tumori“.
L’iniziativa è stata lanciata oggi nella conferenza “Europe’s beating cancer”. “Vogliamo ascoltare tutti coloro che hanno una storia da raccontare, i medici e i pazienti, i parenti e gli scienziati, le infermiere e la società civile. Quelli che ce l’hanno fatta e quelli che stanno ancora combattendo“, ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Perché “insieme possiamo fare la differenza” contro una malattia che, secondo i dati Eurostat di oggi, in Europa provoca 1,2 milioni di morti, il 26% del totale. “Ognuno di noi ha un amico, un collega o un parente che ci è passato. Tutti hanno provato lo stesso senso di tristezza e impotenza“, ha detto von der Leyen, che a 13 anni ha perso la sorella minore per un sarcoma.
Stella Kyriakides, la commissaria alla salute che realizzerà il piano d’azione, ha avuto due diagnosi di tumore al seno nel 1996 e nel 2004 che l’hanno spinta a diventare un simbolo della lotta al cancro nel suo Paese. Il campione di calcio bulgaro Stilyian Petrov nel 2013 ha ricevuto una diagnosi di cancro ma era al Parlamento europeo per raccontarlo. È “l’inizio di un viaggio che faremo tutti insieme”. “Ci saranno fondi per finanziare questo piano“, ha aggiunto Kyriakides a margine dell’evento.