Coronavirus, coppia positiva di Codogno va in vacanza in Trentino, feste ‘abusive’ nel Cuneese con centinaia di giovani: idiozia all’italiana

L'emergenza coronavirus è molto seria in Italia e i casi continuano ad aumentare: non mancano neanche i soliti comportamenti irresponsabili che rischiano di peggiorare la situazione
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Il coronavirus rappresenta ormai un’emergenza in tutto il mondo e l’Oms sembra pronta a dichiarare la pandemia. In Italia, la situazione è grave: sfioriamo i 6.000 casi registrati e i morti sono già 233 e dal Consiglio dei ministri stanno per essere confermate misure straordinarie per tentare di contenere l’epidemia. Il sistema sanitario nazionale è sottoposto ad un’enorme pressione, in Lombardia la situazione più critica per via dei suoi focolai. Eppure, nonostante questo, non mancano i comportamenti irresponsabili da parte dei cittadini.

Una coppia di Codogno, focolaio in Lombardia, ha lasciato la ‘zona rossa’ qualche giorno fa per andare in vacanza in Trentino, in una casa di proprieta’. Non sentendosi bene, con sintomi di tosse e raffreddore, si sono recati al pronto soccorso di Trento dove, appena hanno detto da dove venivano, sono stati sottoposti al test, poi risultato positivo. Ora marito e moglie, entrambi anziani, rischiano una segnalazione al Nas per essersi allontanati da una ‘zona rossa’: “Siamo in continuo contatto con i Nas, quindi le regole devono essere rispettate. Se ci sono sanzioni da fare le faremo perche’ questo e’ un comportamento irresponsabile“, ha detto il governatore del Trento, Maurizio Fugatti. Le autorita’ sanitarie trentine hanno contatto quelle lombarde per avviare il trasferimento della coppia a casa.

Nel Cuneese, invece, sono state scoperte feste “abusive” in discoteche a cui prendevano parte centinaia di giovani. Alcuni partecipanti hanno postato le foto sui social. I locali sono stati individuati dalla polizia di Cuneo in un circolo privato in una frazione del capoluogo e a Costigliole Saluzzo, in un albergo con annessa sala da ballo. I titolari dei locali e gli organizzatori delle feste che non hanno rispettato le norme del Dpcm per arginare il coronavirus saranno multati e denunciati. Il questore di Cuneo Emanuele Ricifar ieri aveva inviato una lettera chiedendo ai 247 sindaci della provincia di Cuneo, ma anche a sindacati, associazioni datoriali, enti turismo e circoli di attenersi alle misure previste dal decreto del Governo e dall’ordinanza della Regione. “In questo momento non bisogna farsi prendere dal panico – sottolinea Ricifari –, ma neppure avere comportamenti sconsiderati. Tra le possibili sanzioni stiamo valutando l’attentato alla salute pubblica, alla luce del momento contingente e delle ordinanza emanate dal Governo”. Tra gli oltre 220 contagiati piemontesi da Covid19 una cinquantina, tutti anziani, avevano preso parte alla stessa festa in un locale dell’Alessandrino ai confini con la Lombardia nei giorni scorsi.

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