Per tutte le fasce d’eta’ il tasso di letalita’ da Covid-19 in Italia e’ inferiore a quello che si registra attualmente in Cina. Lo rileva un confronto fra i dati cinesi e quelli italiani prodotti dall’Istituto Superiore di Sanita’, secondo cui anche la letalita’ generale attuale nel nostro paese e’ inferiore a quello che si aveva in Cina nella prima fase dell’epidemia. In Italia al 4 marzo la letalita’ (calcolata come numero di decessi sui casi confermati) tra gli over 80 risulta del 10,9%, mentre in Cina al 24 febbraio (ultimo dato disponibile, estratto dal report della commissione congiunta Cina-Oms) era del 14,8%. Tra 70 e 79 anni il confronto vede l’Italia con una letalita’ del 5,3%, mentre la Cina ha l’8%, e tra 0 e 69 e’ 0,5% nel nostro paese contro l’1,3% cinese. Per quanto riguarda la letalita’ in generale, al 4 marzo in Italia risultava del 3,5%, mentre in Cina al 24 febbraio era del 2,3%. “Il confronto sfata il luogo comune che sta circolando in questi giorni che afferma che nel nostro paese la mortalita’ sia piu’ alta che in Cina – afferma Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss -. I dati vanno a tutto merito del nostro Sistema Sanitario Nazionale e dei nostri operatori e professionisti che voglio ringraziare per il lavoro preziosissimo, infaticabile che giorno dopo giorno stanno garantendo. Non dimentichiamo che l’Italia ha un’eta’ media molto piu’ alta rispetto ad esempio alla Cina (44,3 anni contro 37,4) e questo mette ancora piu’ pressione sulle strutture e gli operatori nelle zone colpite dall’epidemia.