Un documento “segreto” del Governo è trapelato stamattina sulla grande stampa nazionale, e rivela le previsioni sull’epidemia da Coronavirus che sta flagellando l’Italia. Nella riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica con il premier Giuseppe Conte che si è tenuto lo scorso 9 marzo, gli esperti incaricati dal Governo hanno calcolato che in Italia il Coronavirus potrebbe contagiare 92.000 persone, superando abbondantemente il dato cinese. Sarebbero inoltre quasi 400.000 i cittadini che verrebbero sottoposti alla quarantena obbligatoria. E il picco nazionale si dovrebbe registrare proprio nella settimana entrante, tra 18 e 19 Marzo, proprio nel giorno della Festa del Papà con picchi di 4.500 contagiati al giorno, quasi il doppio rispetto ai dati degli ultimi giorni. Secondo questi dati, avremo complessivamente oltre 9.000 ricoveri in terapia intensiva (oggi sono poco più di 1.500), ma a preoccupare è la contemporaneità di questo dato, perchè questi numeri si raggiungeranno molto rapidamente, nelle prossime due settimane. Ad Aprile la situazione dovrebbe iniziare a migliorare, e questa prima ondata dell’epidemia potrebbe concludersi proprio a fine Aprile.
Alla luce di questo scenario, il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese avrebbe prospettato scenari gravi, “in prospettiva delle limitazioni alle libertà individuali, delle difficoltà economiche e degli sviluppi negativi dell’epidemia, come il collasso del sistema di assistenza“, come riporta stamattina sul Giornale Fausto Biloslavo, noto e autorevole giornalista di esperienza internazionale.
Le preoccupazioni del Viminale sono concentrate soprattutto al Sud, dove si prevede un aumento dei contagi e c’è il timore che la criminalità organizzata potrebbe fomentare rivolte sociali, con l’ulteriore elemento destabilizzante dei migranti. Il Governo teme che il sistema vada in tilt: “Le zone a rischio virus e disordini sono le grandi città come Bari, Napoli, Caserta. Basta analizzare la densità di abitante per chilometro quadrato“. Le grandi città, quindi, con le più complesse e delicate sacche di degrado sociale, sono nel focus del Governo che ha già mobilitaro l’esercito con 14.000 militari, i 7 mila di “Strade Sicure” e altrettanti da schierare “su base regionale con un piano di dispiegamento che varia dalle 24 alle 150 ore“. In un giorno può essere montato ovunque un ospedale da campo Role 2 plus, a moduli, compresa la terapia intensiva. Se la situazione degenerasse in una città di mare come Napoli, Palermo o Catania, la Marina ha a disposizione una nave con funzioni da ospedale. Al momento sono già impiegati per la lotta al virus una settantina di medici militari, ma le forze armate possono arrivare a 200-300.
La situazione più delicata è proprio quella di Napoli e della Campania, dove già molti Sindaci hanno chiesto pattuglie delle forze dell’ordine e dell’esercito contro l’epidemia.
Tuttavia non è detto che la situazione diventi davvero così grave. Il Governo si prepara al peggio, ma il sistema sanitario si è organizzato in anticipo e ha quindi evitato i pasticci accaduti in Lombardia dove all’inizio dell’epidemia molti operatori ospedalieri sono rimasti infettati perchè non avevano i dispositivi di protezione. Al momento il numero di casi è comunque limitato e la situazione sotto controllo.