Le misure appena prese dal Governo per arginare il Coronavirus non funzioneranno, aggravando la situazione, se tutti gli italiani, non solo quelli nelle zone ‘rosse’, non applicheranno tutte le indicazioni sul distanziamento sociale. Lo afferma Pierluigi Lopalco, epidemiologo dell’universita’ di Siena, secondo cui c’e’ il rischio concreto che la situazione nel Nord Italia si estenda anche al resto del paese. “Il principio e’ semplice, gli italiani devono capire che devono uscire di casa solo per azioni strettamente necessarie – spiega Lopalco -. Il modello deve essere quello cinese, bisogna rallentare il piu’ possibile i contatti sociali, uscire per andare al lavoro e poi tornare a casa. Come implementare questo distanziamento e’ una scelta politica, ma la responsabilita’ e’ del singolo cittadino, altrimenti il film che vediamo ora al nord ce lo avremo in tutte le regioni. Vedere i Navigli pieni, o le persone che scappano da Milano per evitare l’ordinanza, fanno pensare invece che non si e’ compresa bene la gravita’ della situazione“. Sulla durata dell’epidemia e’ impossibile fare previsioni, sottolinea l’esperto, che ha lavorato a lungo anche al Centro Europeo per il Controllo delle Malattie. “In Cina, con misure molto piu’ drastiche delle nostre, hanno impiegato sei settimane per contenere l’epidemia. Qui per ora l’andamento segue quello che avevano previsto i modelli, il numero dei casi e’ in piena accelerazione ed e’ impossibile prevedere l’andamento o il possibile effetto delle misure. Molto dipendera’ da come si comporteranno i singoli, e a che livello verranno applicate tutte le raccomandazioni che stiamo facendo in questi giorni, lo ripeto, non solo nelle zone ‘rosse’ ma su tutto il territorio nazionale”.
“La gente che e’ fuggita questa notte e’ un potenziale rischio per il Paese: chiunque sia fuggito deve contattare la propria Asl e comunicare di essere tornato, dare il proprio numero e dichiarare di essere pronto all’eventuale isolamento”. E’ l’appello lanciato da Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma, dalla trasmissione ‘Mezz’ora in +’ su Rai3, in riferimento ai tanti che la scorsa notte hanno affollato i treni per lasciare Milano.