Da questa mattina a Messina anche l’Esercito è impegnato nei servizi di pattugliamento su strada e di affiancamento alle forze dell’ordine, con particolare attenzione agli sbarchi.
Secondo quanto prevede una disposizione della questura di Messina, dopo che la prefettura ha disposto rimodulazione dei servizi in corso svolti dal personale militare dell’operazione “Strade sicure”, le pattuglie dell’Esercito sono impegnate su più fronti: è stabilita la loro presenza nei pressi della stazione marittima e saranno presenti anche per le strade della città. Le pattuglie sono impegnate anche nelle zone periferiche da Tremestieri fino anche alla riviera nord.
Nella notte è stato inizialmente il governatore Nello Musumeci, a lanciare l’allarme sulle centinaia di auto in arrivo, mentre il sindaco di Messina Cateno De Luca ha diffidato governo e prefetti, e avvertito che stasera si presenterà personalmente in porto per fermare gli sbarchi.
Proprio in riferimento agli sbarchi, la Questura ha precisato che i controlli nello Stretto di Messina stanno proseguendo come sempre: anche ieri sera le persone transitate nella città dello Stretto sono state fermate, sono state controllate le autocertificazioni e misurata loro la temperatura corporea.
E’ presente un posto di fisso di controllo agli imbarcaderi privati e alla stazione marittima con poliziotti, carabinieri, finanza, corpo forestale e un medico. La polizia assicura che ieri i controlli sono stati eseguiti seguendo la normativa nazionale vigente al momento, che oggi è cambiata ed è molto più restrittiva.
Le persone che non avevano validi motivi previsti dalla legge per tornare in Sicilia ieri sono stati denunciate.