La geografia dell’epidemia di Coronavirus che sta colpendo l’Italia, aggiornata ai dati diffusi oggi dalla protezione civile con il numero di contagiati, morti, guariti e tamponi effettuati fino alle 17:00 odierne in tutte le Regioni, conferma che la stragrande maggioranza delle persone colpite dal virus si trova nella pianura Padana, e in modo particolare in Lombardia. Nelle tre Regioni di gran lunga più colpite di tutte le altre (Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) abbiamo l’85,6% dei contagiati dell’intero Paese e il 93,4% dei morti. Tra le altre Regioni, Piemonte e Marche assorbono la quasi totalità delle vittime e dei casi più critici, oltre che del numero delle persone contagiate.
Scendendo verso Sud, diminuisce il numero dei contagiati, dei morti e dei ricoverati in gravi condizioni, con l’eccezione della Campania che preoccupa per l’escalation di casi segnalati nelle ultime ore. In serata è arrivata la notizia del primo morto in Campania, che è anche il più giovane di tutta l’Italia: aveva appena 46 anni, e non è noto se avesse patologie pregresse. E’ deceduto per un’improvvisa crisi respiratoria a seguito di una polmonite, la positività al Coronavirus è stata accertata con un tampone post-mortem. Adesso tutti i familiari si trovano in quarantena, in attesa dell’esito dei tamponi. Il dato non è compreso nella tabella della protezione civile perchè è una notizia dell’ultima ora, mentre i dati della protezione civile sono aggiornati alle 17 di oggi.
La Campania è anche la Regione del Sud con più casi (57 quelli accertati fino ad oggi pomeriggio) e più ricoverati (12 in totale, anche se neanche uno è in gravi condizioni). A preoccupare di più, però, è il dato dei contagiati rispetto ai tamponi effettuati: in proporzione al numero di abitanti e al numero di contagiati, la Campania è la Regione che ha fatto meno tamponi (appena 471), con una percentuale di contagiati tra i controllati superiore al 12%. Questo lascia immaginare che, almeno a livello statistico, ci potrebbero essere molti più contagiati che potrebbero emergere nei prossimi giorni, a fronte di ulteriori controlli.
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Le Regioni che invece possono tirare un sospiro di sollievo sono la Sardegna, la Calabria e la Basilicata. Hanno pochissimi casi (5 in Sardegna, 4 in Calabria e 3 in Basilicata), nessuno in gravi condizioni e i ricoverati (2 in Sardegna, 2 in Calabria e 1 in Basilicata) stanno bene, non hanno complicazioni. E non c’è neanche un caso ricoverato in terapia intensiva. Quasi tutti (2 in Sardegna, 1 in Calabria e 1 in Basilicata) sono stati contagiati nel convegno dei docenti di Agraria che s’è tenuto a Udine il 20 e il 21 Febbraio. Sia in Sardegna che in Calabria e Basilicata non mancano i controlli: meno del 5% dei controllati è risultato positivo, a testimonianza che l’epidemia in queste Regioni non è ancora arrivata. E’ doveroso fare di tutto affinchè non esploda.