Il prezzo del Petrolio scende a picco a causa della pandemia da coronavirus e della guerra tra Russia e Arabia Saudita. Al Nymex il Wti perde quota e lascia sul terreno oltre l’8% a 29,57 dollari, dopo un minimo a 28,10 dollari. Il Brent è ai minimi dal 2016, cedendo oltre il 10%, dopo un minimo sotto 30 dollari a 29,52 dollari.
Lo spettro di una crisi finanziaria anche peggiore del 2008, in grado di innescare non una recessione ma una depressione globale, è sempre più concreto. Perche’ questa volta le banche centrali hanno le armi spuntate, o quasi, avendo dato tanto durante quel disastro finanziario. E perche’ molte delle Borse che stanno andando a picco, da Wall Street a Francoforte, provengono da mesi di massimi record spesso ‘pompati’: un castello di carte che per crollare non aspettava altro che l’innesco, arrivato dal coronavirus in un 2020 che gia’ da solo si presentava pieno di pericoli economici. Sta tutta qui la spiegazione del perche’ neanche la riunione d’emergenza di ieri sera della Fed – taglio dei tassi di ben un punto al livello zero, quantitative easing da 700 miliardi in piu’, maxi-liquidita’ – sta impedendo l’ennesimo tracollo sui mercati. A testimonianza che il crollo delle Borse seguito alla riunione della Bce giovedi’, al netto degli errori di comunicazione della presidente Christine Lagarde, e’ piu’ il frutto dell’impotenza di fatto delle banche centrali che di un’inazione europea.