Coronavirus, bilancio Italia sale a 1.441 morti e 21.157 contagiati. I DATI aggiornati e la TABELLA Regione per Regione

Coronavirus, l'aggiornamento della protezione civile del 14 marzo: aumento record del numero dei nuovi contagiati
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Si aggrava ulteriormente il bilancio dell’epidemia da Coronavirus in Italia: oggi sono morte altre 175 persone, e il numero complessivo delle vittime è arrivato a 1.441. Ci sono stati anche 527 nuovi guariti, con un totale dei guariti che sale a 1.966. I nuovi contagiati accertati sono invece 2.795: sale a 21.157 il numero delle persone complessivamente contagiate in Italia. Attualmente abbiamo 17.750 persone ammalate, di cui 1.518 ricoverate in terapia intensiva, altre 8.372 ricoverate nei reparti di malattie infettive degli ospedali e 7.860 in isolamento domiciliare.  Il dato è stato fornito dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile.

Coronavirus, oggi nuovo record di morti e contagiati: 368 decessi nelle ultime 24 ore, Italia verso un drammatico picco dell’epidemia [DATI e TABELLE]

Di seguito la tabella Regione per Regione:

Coronavirus, Ricciardi: “certamente ci sono molti più positivi di quelli contagiati, il discorso dei tamponi è molto complesso”

Che ci sia una circolazione del nuovo coronavirus superiore rispetto al numero dei pazienti positivi confermati è indubbio. La strategia di utilizzo dei tamponi va valutata bene, merita un adeguato approfondimento del comitato tecnico scientifico“. A sottolinearlo è Walter Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e consigliere del ministro della Salute per l’emergenza Covid-19. “La strategia migliore per circoscrivere l’infezione – spiega all’AdnKronos Salute – sono le misure di contenimento su cui il Governo sta puntando. La strategia per tracciare i positivi deve essere oggetto di un’attentissima discussione. Ogni scelta su questo fronte merita un approfondimento, guardando anche al livello internazionale. Non può dipendere semplicemente dal fatto che un Paese o una Regione prendono un’iniziativa“.

Quanto alle dimensioni numeriche dei casi positivi ‘sommersi’, c’è chi – come il sociologo Luca Ricolfi oggi sul ‘Messaggero’ – parla di almeno 100 mila persone, di dati anche 7 volte superiori rispetto ai casi positivi accertati. Per Ricciardiuno dei modelli più attendibili per stimarli è quello messo a punto dagli scienziati dell’Imperial College London“, gli stessi esperti che hanno ipotizzato che potessero essere rimasti nell’ombra fino a due terzi dei contagi importati fuori dalla Cina. Il tema delle campagne di tamponi per rilevare i soggetti positivi al nuovo coronavirus resta sotto i riflettori, dopo che oggi il presidente del Veneto Luca Zaia ha annunciato l’imminente partenza di una grande campagna di tamponi ‘on the road’. “E’ una questione molto complessa – ragiona Ricciardi, che non si esprime su questo – Oggi esistono due strategie diverse. Una segue le indicazioni di organismi internazionali“, l’Oms e i Centri per il controllo delle malattie. “L’altro approccio è quello che è stato applicato esclusivamente in Corea del Sud. Naturalmente penso che in questo momento si debba seguire la via indicata dagli organismi internazionali. Per qualsiasi variazione c’è la necessità che il comitato tecnico-scientifico faccia un’attenta valutazione“.

Coronavirus, la situazione precipita nel Regno Unito: raddoppiato il numero dei morti

Con il numero dei morti per il coronavirus quasi raddoppiato nelle ultime 24 ore, anche il Regno Unito si avvia verso il divieto degli eventi di massa – sportivi e musicali – ma le scuole resteranno aperte. Subissato dalle critiche e messo sotto pressione dall’opinione pubblica, il premier britannico Boris Johnson e’ spinto a rivedere in parte la sua strategia iniziale per ritardare il piu’ possibile la diffusione dell’epidemia sull’isola. Al momento si contano 1.140 casi e 21 morti; a Londra un bimbo e’ stato trovato positivo subito dopo la nascita, cosi’ come la madre, ricoverata alcuni giorni fa per una sospetta polmonite. Oltre 110 mila sudditi di Sua Maesta’ hanno firmato una petizione chiedendo che Londra adotti le misure restrittive gia’ in campo in altri Paesi europei, ossia la ‘chiusura’ dell’isola. Finora il governo si e’ limitato a consigliare l’auto-isolamento alle persone con sintomi riconducibili al coronavirus (febbre e tosse) ma non e’ voluto andare oltre, sostenendo che non e’ ancora il momento.

La strategia di Downing Street, che punta allo sviluppo di un’immunita’ di gregge, ha suscitato l’opposizione non solo dell’opinione pubblica ma anche del sindacato degli insegnanti che ha chiesto di chiarire perche’ scuole e atenei restano aperti; anche centinaia di scienziati e accademici hanno inviato due lettere aperte, mettendo in discussione l’approccio scelto. Contraria anche la stessa Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms): in un’intervista alla Bbc, la portavoce Margaret Harris ha ricordato che non si sa ancora abbastanza del virus, di come reagisce in termini immunologici. “Possiamo parlare di teorie, ma al momento ci troviamo davvero di fronte a una situazione in cui dobbiamo guardare all’azione”, ha sottolineato. Per fronteggiare la protesta crescente il governo avrebbe deciso dal prossimo fine settimana di vietare gli assembramenti di massa, con ripercussioni su grandi eventi come il festival musicale di Glastonbury, il torneo di tennis di Wimbledon e la corsa ippica Grand National cosi’ come Ascot. La Premier League di calcio e’ stata gia’ fermata fino al 3 aprile e secondo i media locali ci sono piu’ che concrete possibilita’ che il campionato non arrivera’ al termine. Intanto, nei supermercati cominciano a vedersi scaffali vuoti, con i settori di cibi in scatola, saponi e carta igienica razziati. Le principali catene di supermercati in Gran Bretagna hanno fatto sapere di non essere preparate per l’improvviso aumento negli acquisti on line, con attese che vanno oltre la settimana, e puntano ad agire di concerto per riuscire a fare le consegne. Stamane inoltre la compagnia aerea low cost inglese Jet2 ha cancellato tutti i suoi voli per la Spagna, le isole Baleari e Canarie, costringendo cinque aerei gia’ in volo a rientrare nel Regno Unito. La decisione e’ la risposta alle direttive della Spagna di chiudere bar, ristoranti e altre attivita’.

Coronavirus, su Twitter una nuova emoji per lavarsi le mani: l’Oms ringrazia

Di pari passo con lo sforzo di diffondere il messaggio dell’importanza di lavare correttamente le mani, arriva una nuova emoji su Twitter che rappresenta proprio l’#HandWashing. “Grazie Twitter”, scrive il direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, che ha lanciato la nuova #safehands challenge “speriamo che la nostra sfida possa generare video creativi come lo e’ la nuova emoji #HandWashing!”. L’ultima arrivata va ad aggiungersi alle altre emoji correlate al Coronavirus, che stanno aiutando la diffusione di messaggi sui social media, tra cui l’immagine di una corona unita a quella del microbo e la ormai diffusissima faccina con la mascherina.

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