Coronavirus, l’Italia si “spegne” e il consumo di energia elettrica precipita: domenica 22 marzo il picco più basso degli ultimi 20 anni [DATI e GRAFICI]

Con l'ultimo decreto che vieta le attività non essenziali, il consumo di energia elettrica in Italia si è ridotto ancora di più: i dati e i grafici di Terna
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Il coronavirus, a poco a poco, ha “spento” l’Italia. Con l’ultimo decreto del 22 marzo, il premier Giuseppe Conte ha sospeso tutte le attività non essenziali. Già prima di questo decreto, il consumo di energia elettrica in Italia si era notevolmente ridotto, prima che scattasse un mese dall’inizio dell’emergenza in cui è piombato il Paese. Ora con queste ulteriori restrizioni, il calo nel consumo di energia elettrica è ancora più apprezzabile.

Come dimostrano i dati e i grafici di Terna (sfoglia gallery scorrevole in alto, a corredo dell’articolo), sabato 21 marzo, il consumo totale di energia in Italia è stato di 634,1GWh, con un picco di 35GWh (molto più basso dei 963,8GWh del 13 gennaio, per esempio, quando ancora il coronavirus era solo una remota minaccia), ma anche molto meno dei 779GWh consumati lunedì 16 marzo. Ancora più bassi i consumi totali di domenica 22 marzo: 571,1GWh con un picco di 31GWh.

Prendendo in considerazione la giornata di lunedì 23 marzo, il consumo totale è stato di 716,6GWh, con un picco di 38GWh alle ore 19:30. I dati giornalieri del 23 marzo sono inferiori a quelli di una settimana prima, quando ancora le attività non essenziali non erano state sospese. Quel giorno sono stati consumati 779GWh.

Domenica 22, alle 2 di notte, si è registrato il valore di carico (pari a circa 17GW) più basso degli ultimi 20 anni. Dato ancor più rilevante se si considera che le punte di richiesta di energia del nostro Paese arrivano a sfiorare i 60GW di potenza (per esempio in estate con l’aria condizionata), ossia quasi 4 volte il picco minimo di domenica scorsa. Solo la notte del black-out del 2003 si registrarono valori peggiori rispetto a quelli di domenica 22.

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