La notizia della Cina che impone la quarantena obbligatoria a chiunque arrivi dall’Italia non deve sorprendere: è un provvedimento sacrosanto che il governo cinese sta adottando per evitare che l’epidemia da Coronavirus torni a dilagare nel Paese dopo gli enormi sforzi compiuti per arginare l’epidemia che ormai in Cina è agli sgoccioli. Con oltre 80.000 contagiati e quasi 3.000 morti, quasi tutti nella provincia centrale di Hubei e in gran maggioranza nella città di Wuhan, la Cina sta pagando il prezzo più grande di quest’emergenza mondiale e non vuole vanificare tutti i sacrifici compiuti negli ultimi due mesi per bloccare l’epidemia, con il totale isolamento di quasi 100 milioni di persone.
La decisione saggia della Cina smaschera i pasticci del governo italiano, che stanno provocando gravi ripercussioni in tutto il mondo: proprio a causa della leggerezza dei governanti nazionali, l’epidemia è arrivata in pianura Padana diffondendosi in tutt’Europa e in gran parte del mondo proprio da Veneto e Lombardia, una delle aree più densamente abitate e più globalizzate del Vecchio Continente. Non ci voleva un mago a capire quello che sarebbe successo: tanti virologi come Roberto Burioni lo avevano annunciato a metà gennaio, in tempi non sospetti, eppure il Governo italiano non aveva fatto nulla per evitare che ciò avvenisse, se non l’inutile blocco dei voli con la Cina.
Al contrario, bisognava mettere in quarantena obbligatoria chiunque proveniva dalla Cina, proprio come oggi stanno facendo i cinesi con l’Italia. Ed è lo stesso Burioni a commentare così la notizia odierna: “Noi per incomprensibili motivi non abbiamo messo in quarantena chi proveniva dalla Cina quando andava fatto, ora i cinesi mettono giustamente in quarantena chi arriva dall’Italia. Abbiamo ricevuto una bella lezione“.