Coronavirus, oltre 30mila morti nel Mondo: in Cina un solo caso locale, marcia indietro sull’ipotesi quarantena nello Stato di New York

Il Coronavirus ha provocato nel Mondo 30.852 morti e i casi di contagio sono oltre 665mila, secondo la Johns Hopkins University
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La pandemia di Coronavirus ha provocato nel Mondo 30.852 morti e i casi di contagio sono oltre 665mila, secondo i dati raccolti dal database della Johns Hopkins University, che mette insieme le cifre dell’OMS e dei governi locali. I guariti sono invece oltre 140mila.
In testa alla lista dei contagi vi sono gli Stati Uniti con 124.665 casi seguiti da Italia (92.472) e Cina (82.057).
L’Italia si conferma invece il Paese con il numero più alto di decessi (10.023), prima di Spagna (5.982) e Cina (3.304).
I decessi negli Stati Uniti sono 2.191.

In Cina sono stati registrati 45 nuovi casi di contagio da Coronavirus, e di questi solo uno è locale, mentre tutti gli altri sono “importati” dall’estero.

La Corea del Sud ha registrato nelle ultime 24 ore 105 nuovi casi positivi, in calo rispetto ai 146 del giorno precedente. Di questi, circa la metà sono importati, mentre i guariti sono stati 222, portando il totale a 5.033.
Secondo i dati diffusi dal Korea Center for Disease Control and Prevention ci sono stati 152 nuovi decessi.

Il Giappone ha registrato 194 nuovi casi di Covid-19 in 24 ore, facendo registrare il maggiore incremento da quando si è diffusa la pandemia. I casi totali sono 2.211, di questi 712 provenienti dalla nave da crociera Diamond Princess. I decessi sono invece 62, tre nelle ultime 24 ore e dieci a bordo della nave.

Sono saliti a oltre 2000 i decessi negli USA a causa del Coronavirus.
Il presidente Trump, ha fatto marcia indietro sull’ipotesi di mettere in quarantena lo Stato di New York, idea bollata come “anti-americana” dal governatore Andrew Cuomo. Per ora il provvedimento anti-pandemia è stato delegato al Cdc, il Centro per il controllo e la prevenzione delle epidemie (Centers for Disease Control and Prevention), che ha diffuso un avviso di viaggio che esorta i cittadini degli stati di New York, New Jersey e Connecticut ad “astenersi dai viaggi domestici non essenziali” per le prossime due settimane. “Su raccomandazione della Task Force Coronavirus della Casa Bianca e dopo aver consultato i governatori di New York, New Jersey e Connecticut, ho chiesto – ha scritto su Twitter Trump – al CDC di emettere un forte avviso di viaggio, che sarà gestito dai governatori, in consultazione con il governo federale. Non sarà necessaria una quarantena“. Il Cdc, secondo quanto riferisce la CNN, ha precisato che il consiglio di limitare gli spostamenti “non si applica ai dipendenti delle industrie di infrastrutture critiche, inclusi ma non limitati a autotrasporti, professionisti della sanità pubblica, servizi finanziari e approvvigionamento alimentare. Questi dipendenti delle infrastrutture critiche, come definiti dal Dipartimento della sicurezza nazionale degli Stati Uniti, hanno una responsabilità speciale nel mantenere i normali programmi di lavoro“.

I contagi accelerano in maniera esponenziale in Messico di fronte alla reticenza del presidente Andres Manuel Lopez Obrador di intervenire con misure più rigide. Finora il governo messicano ha registrato un totale di 848 casi di nuovo coronavirus, 131 in più rispetto al giorno precedente, quando erano stati 717, e un aumento del 18,2%. In una settimana l’aumento è stato del 237%. I decessi sono 16, quattro nelle ultime 24 ore.

La Nuova Zelanda ha registrato il primo decesso per il Coronavirus: le autorità sanitarie hanno dichiarato che la vittima era una donna di 70 anni, precisando che è stata ricoverata in un ospedale della West Coast la scorsa settimana con quella che inizialmente pensavano fosse l’influenza e che il personale dell’ospedale non indossava l’equipaggiamento protettivo completo. Di conseguenza, 21 membri del personale sono stati messi in isolamento per due settimane.
Il Paese ha segnalato 514 casi positivi.
Mercoledì scorso, i neozelandesi hanno iniziato un rigoroso lockdown di 4 settimane.

In Spagna le persone decedute per il Coronavirus sono ormai quasi 6mila, mentre il totale dei contagiati è salito a 72.248 e quello delle guarigioni a 12.285, secondo le cifre aggiornate da El Pais. La maggiore concentrazione di casi, riporta il giornale spagnolo, si rileva a Madrid, con 2.757 morti e 21.520 contagi, seguita dalla Catalogna (1.226 morti, 15.026 casi). Terza per morti è la regione di Castiglia-La Mancha (448 decessi) mentre per contagi al terzo posto c’è il Paese Basco (5.136 casi).
Ieri la Spagna ha registrato un balzo record di 832 morti in sole 24 ore.

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