Un bimbo di meno di un anno e’ morto in Illinois a causa del Coronavirus. Lo riferisce il governatore dell’Illinois, J. B. Pritzker. “Non si e’ mai registrata una morte di un bimbo per il virus. E un’indagine e’ stata avviata sul caso“, mette in evidenza il responsabile della sanita’ dell’Illinois, Ngozi Ezike.
L’Illinois e Chicago stanno diventano i nuovi hotspot americani, insieme al Michigan e Detroit. Ma New York continua a mantenere il suo triste primato di stato con il maggior numero di casi, rischiando di diventare il peggior focolaio di coronavirus al mondo: “peggio di Wuhan e della Lombardia”, secondo il New York Times. I casi nello stato sono piu’ di 52.000, la meta’ degli oltre 100.000 negli Stati Uniti dove si contano in tutto quasi duemila morti. In media nella sola citta’ di New York muore una persona ogni 9,5 minuti per coronavirus e il numero di contagiati e’ in forte aumento: solo fra gli agenti di polizia ci sono 500 casi. E la realta’ peggiora di giorno in giorno, tanto che Donald Trump sta pensando i mettere in “quarantena” lo stato insieme ai vicini New Jersey e Connecticut. “Molti vorrebbero New York in quarantena perche’ e’ l’hotspot. Ci sto pensando. Potrebbe essere una quarantena breve, due settimane”, spiega Trump parlando di restrizioni ai viaggi da New York, New Jersey e Connecticut, la cosiddetta Tri-state area. “Stanno avendo problemi in Florida, dove molto newyorkesi sono andati, e non vogliamo che questo accada”.
L’ipotesi ventilata da Trump coglie completamente alla sprovvista il governatore dello stato di New York. “Non ne abbiamo parlato con il presidente. Non mi piace neanche come suona l’espressione e non so cosa significa” taglia corto Andrew Cuomo, sempre piu’ alla ribalta sul palcoscenico nazionale come il democratico di riferimento, soprattutto fra le donne ‘impazzite’ per lui. “Con il presidente – aggiunge – abbiamo parlato della nave ospedale che arriva a New York lunedi'” quando – dice Cuomo – e’ previsto aprire anche l’ospedale allestito al Javits Center, il centro per eventi di New York dove Hillary Clinton avrebbe dovuto festeggiare la sua elezione alla presidenza. Lo scontro a distanza fra Trump e Cuomo segue il battibecco fra il presidente e la governatrice del Michigan, Gretchen Whitmer. Contro di lei Trump si scaglia: “e’ un’inetta che vuole scaricare sugli altri”. Whitmer e’ ‘colpevole’ di aver denunciato che ai venditori e’ stato detto di non inviare apparecchiature mediche in Michigan, dove Detroit si trova in particolare difficolta’, e insinuato che l’ordine arrivasse dall’amministrazione Trump. Al tycoon l’accusa non e’ andata giu’: “Ho detto al vice presidente Mike Pence”, responsabile della risposta al coronavirus, di non sentire i governatori contrari tanto e’ inutile. “L’unica cosa che vorrei e’ un minimo di riconoscimento per il lavoro fatto” aggiunge il presidente, ribadendo la sua intenzione di riaprire l’America a Pasqua. Una scommessa rischiosa per Trump che sul coronavirus si gioca ormai la sua rielezione alla Casa Bianca.
Pur volendo Trump far tornare gli americani al lavoro e riaprire l’America, i numeri dell’emergenza negli Stati Uniti peggiorano. I casi sono oltre 111.980 e i morti piu’ di 1.858. L’epidemia si è diffusa in tutti i 50 stati dell’Unione. Dopo che il Rhode Island ha annunciato oggi primi decessi per il Covid-18, rimangono solo tre stati -Hawaii, West Virginia e Wyomong – che non hanno registrato morti. Il piano da 2.000 miliardi di dollari di aiuti all’economia puo’ poco su questo fronte. Trump ha firmato un decreto che autorizza il richiamo di un milione di riservisti dell’esercito, della marina, dell’aeronautica e della Guardia Costiera. Per solo parlare di riapertura “servono milioni di test veloci”, tuona Cuomo replicando al tycoon. “Questo – dice il governatore di New York – non e’ uno sprint, e’ una maratona”.