Coronavirus, Trump: “Valutiamo la messa in quarantena di New York, è un hotspot”, nello stato oltre 52 mila casi. Boom di contagi a Detroit

"Vorremmo vederla in quarantena perché è un hotspot", ha detto Trump, mentre nello stato di New York i casi sono aumentati a oltre 52mila, con almeno 728 morti
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Sono 453 i morti di coronavirus negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore, un record per il paese. Lo afferma l’Afp. Complessivamente i casi, secondo i dati della Johns Hopkins University, sono 115.547, e i morti 1.891.

Donald Trump sta valutando di imporre la quarantena a New York nel tentativo di rallentare la diffusione del Coronavirus negli Stati Uniti. Lo ha annunciato lo stesso presidente americano ai giornalisti. “Vorremmo vederla in quarantena perché è un hotspot“, ha detto ai giornalisti, “Ci sto pensando”. Ha parlato mentre i casi confermati nello stato sono aumentati a oltre 52mila, con almeno 728 morti.

Ma il governatore di New York, Andrew Cuomo, ha dichiarato di non aver discusso di misure del genere con il presidente. “Non gli ho parlato di alcuna quarantena”, ha detto ai giornalisti poco dopo aver parlato con Trump al telefono. “Non ho avuto conversazioni del genere”, ha aggiunto, “Non so nemmeno che cosa significhi.” Lo stato di New York ha il maggior numero di casi di Covid-19 negli Stati Uniti. Parlando prima di partire per visitare una nave-ospedale della Marina in Virginia, Trump ha affermato che “anche il New Jersey [e] alcune parti del Connecticut” potrebbero essere messe in quarantena in base alle misure. “Potremmo non doverlo fare, ma c’è la possibilità che a un certo punto lo faremo”, ha detto, “A breve termine [per] due settimane”. Ma Cuomo, che teneva un briefing quotidiano con la stampa al momento delle dichiarazioni di Trump, ha espresso preoccupazione per l’idea. “Posso dirvi che non mi piace nemmeno il suono” della cosa, ha affermato.

Intanto i casi di coronavirus aumentano rapidamente a Detroit: sono gia’ 1.377. E, avverte il sindaco Mike Duggan, saliranno ancora. “Sara’ molto peggio” dice lanciando l’ennesimo appello ai cittadini a stare in casa. “Vedo ancora video di gente che si riunisce in gruppi. Questa e’ una mancanza di rispetto verso gli operatori sanitari che rischiano le loro vite. State a casa” aggiunge Duggan. Ma e’ tutto il Michigan a gridare aiuto a fronte di un’emergenza che peggiora. Solo nella giornata di sabato si conta un aumento di 1.000 casi, l’incremento maggiore dal 10 marzo, quando e’ stato rinvenuto il primo caso nello stato. In totale i positivi sono 4.650 e i morti 111., Il Michigan e’ al momento il quinto stato americano per numero di casi alle spalle di New York, New Jersey, California e Washington. La realta’ del Michigan si e’ talmente aggravata che Donald Trump ha approvato la dichiarazione di calamita’ richiesta dalla governatrice Gretchen Whitmer.

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