Coronavirus e scuole chiuse in tutta Italia fino al 3 Aprile: cosa cambia da oggi? Cosa potrebbe accadere in caso di proroga?

Coronavirus: scuole chiuse in tutta Italia. Da una eventuale proroga all'allungamento dell'anno scolastico, il punto della situazione
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Cifre non ne abbiamo, non abbiamo un sistema di monitoraggio ma sono in contatto con tante scuole di tutta Italia e posso dire che si sta facendo uno sforzo senza precedenti, anche da parte di chi è meno avvezzo a queste nuove tecnologie. Ogni giorno che passa aumentiamo il numero di studenti collegati“: lo ha affermato Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, intervistato a Circo Massimo su Radio Capital, che parla dell’avvio da parte di molte scuole della didattica online per l’emergenza Coronavirus. “Non vedo effetti sull’anno scolastico, la didattica a distanza sopperisce o limita i danni“. Non escludendo a questo punto che le scuole possano restare chiuse fino a dopo Pasqua il capo dei Presidi dice che “sicuramente la maturità potrà essere più snella. Le commissioni sono fatte di docenti che sono persone di buon senso e non andrebbero a chiedere gli argomenti che non si sono potuti affrontare per questa emergenza“. “Le prove Invalsi – spiega ancora – si possono posticipare e si fanno ormai principalmente online. Per quanto riguarda l’alternanza scuola lavoro ci sarà una deroga per chi non riesce a finire le ore“. Giannelli poi chiarisce che non si “pensa a un allungamento dell’anno scolastico perché porrebbe dei problemi seri. Normalmente la scuola finisce a metà giugno poi c’è la maturità, in seguito ci sono adempimenti connessi con l’avvio dell’anno successivo quindi vedo improbabile uno slittamento della maturità a fine luglio o inizio agosto“. Quando gli si fa notare che ci potrà essere una disparità a fine anno tra chi fa didattica online e chi no Giannelli risponde che “non è da oggi che sappiamo che ci sono situazioni di maggiore efficacia didattica e sappiamo bene che l’offerta, il livello, non sono pari ovunque. C’è un problema geografico, ce n’è uno per le condizioni socio economiche e uno ancora per la differenziazione tra contesti urbani e rurali, ma era così già da prima del Coronavirus“. Sull’atteggiamento dei giovani Giannelli dice che vede “soprattutto grande senso di responsabilità, sono gli studenti i primi a chiedere di attivare la didattica online, poi inevitabilmente c’è anche chi l’ha preso come una vacanza“.

Sospensione delle attività didattiche in tutte le scuole del Paese fino al prossimo 3 aprile

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo, approvato ieri sera e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede la sospensione delle attività didattiche in tutte le scuole del Paese fino al prossimo 3 aprile. Sospesa, sempre fino al 3 aprile, anche la frequenza delle attività di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, ferma restando la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale, nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie. Sono sospese le riunioni degli organi collegiali in presenza. Come previsto dai precedenti Decreti, restano sospesi, fino al 3 aprile, i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. I dirigenti scolastici attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza, con riguardo anche alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.

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