Coronavirus, supermercati presi d’assalto nella notte. Il Governo: “non c’è bisogno, negozi rimarranno aperti” [FOTO]

Coronavirus, altre scene di panico nella notte nei supermercati notturni
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Supermercati presi d’assalto dopo l’annuncio del premier Conte che ha deciso di estendere la zona rossa a tutta Italia per combattere il Coronavirus: nei supermercati notturni sono arrivate all’improvviso migliaia di persone, con lunghe file di carrelli fino ai parcheggi. Il timore, dopo il decreto del governo che ha limitato gli spostamenti per il coronavirus (ma non di merci e servizi) è che possano finire le scorte. Pronta è arrivata la nota della presidenza del Consiglio che spiega come “Il decreto del Presidente del Consiglio firmato oggi prevede la possibilita’ di uscire di casa per motivi strettamente legati al lavoro, alla salute e alle normali necessita’, quali, per esempio, recarsi a fare la spesa. Non e’ prevista la chiusura dei negozi di generi alimentari, che anzi rientrano tra le categorie che possono sempre restare aperte. Non e’ necessario e soprattutto e’ contrario alle motivazioni del decreto, legate alla tutela della salute e a una maggiore protezione dalla diffusione del Covid-19, affollarsi e correre ad acquistare generi alimentari o altri beni di prima necessita’ che potranno in ogni caso essere acquistati nei prossimi giorni. Non c’e’ alcuna ragione di affrettarsi perche’ sara’ garantito regolarmente l’approvvigionamento alimentare“. E’ quanto spiega una nota della presidenza del Consiglio.

Coronavirus: evitare gli spostamenti ma la spesa è consentita. Tutti i provvedimenti del Governo

coronavirus italiaBisogna “evitare ogni spostamento” ed “e’ vietata ogni forma di assembramento” anche all’aperto. Con queste due norme l’Italia, dal 10 marzo al 3 aprile 2020, diventa “zona protetta”: lo “stare a casa” e’ imperativo. Giuseppe Conte firma un nuovo dpcm che estende a tutto il territorio nazionale le forti limitazioni che l’8 marzo erano state introdotte per la Lombardia e 14 province del Nord Italia. Si fermano cosi’ ovunque cinema, teatri, palestre, matrimoni, funerali e nel weekend anche i centri commerciali. Garantita l’apertura di negozi di alimentari e farmacie: si puo’ uscire di casa per fare la spesa. I bar e ristoranti possono aprire solo dalle 6 alle 18. Chi ha piu’ di 37,5 di febbre deve stare a casa.

LAVORO E NECESSITA’ – I cittadini su tutto il territorio nazionale possono muoversi solo per “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessita’ o spostamenti per motivi di salute”. Non si ferma la circolazione delle merci ne’ il trasporto pubblico. E’ possibile andare a fare la spesa. Chi si sposta sul territorio puo’ autocertificare le ragioni per cui lo fa ma per chi trasgredisce o dichiara il falso sono previste sanzioni che vanno fino all’arresto.

STOP ASSEMBRAMENTI – E’ la novita’ annunciata da Conte, non prevista fino a ieri neanche nelle zone “arancioni”: basta feste e raduni, sono vietati ovunque assembramenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

FEBBRE E QUARANTENA – Chi abbia sintomi da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5 gradi centigradi, e’ “fortemente raccomandato” di restare a casa e contattare il proprio medico. Il divieto di muoversi e’ “assoluto” per chi sia stato messo in quarantena o sia positivo al virus.

FERMO IL CAMPIONATO, NON LE COPPE – Si fermano tutti gli sport, incluso il campionato di calcio, ma possono tenersi a porte chiuse competizioni internazionali. Gli atleti professionisti e olimpici possono allenarsi.

PALESTRE NO, PARCHI SI’ – Sono chiuse le palestre, ma si puo’ fare sport all’aria aperta rispettando la distanza di un metro. Chiuse piscine, centri benessere, centri termali, centri culturali e ricreativi.

CHIUSI GLI IMPIANTI DA SCI – Piste chiuse in tutta Italia.

FERIE E CONGEDI – Si “raccomanda” ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere la fruizione di ferie e congedi. Sono invece sospesi i congedi dei medici. E’ applicabile il lavoro agile anche in assenza di accordi aziendali.

STOP SVAGHI – Sospese tutte le manifestazioni e gli eventi: fermi i cinema, teatri, pub, scuole da ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche. Chiusi musei e siti archeologici.

BAR E NEGOZI – Bar e ristoranti possono aprire solo dalle 6 alle 18 con obbligo di garantire la distanza di almeno un metro, pena la sospensione dell’attivita’. La regola della distanza vale per tutti i negozi che possono stare aperti ma se sono all’interno dei centri commerciali chiudono nei weekend. Nessun fermo per alimentari, farmacie e parafarmacie.

FERME SCUOLE E ESAMI PATENTE – Scuole e universita’ restano chiuse fino al 3 aprile. Stop a tutti i concorsi, tranne quelli per titoli o per via telematica, si fermano anche gli esami per la patente. Unica eccezione i concorsi per i medici.

LE CHIESE – I luoghi di culto possono aprire solo se in grado di garantire la distanza di almeno un metro: sospese le cerimonie civili e religiose, inclusi i funerali.

Coronavirus, ITALIA BLINDATA: ecco cosa prevede il decreto del Governo, INFO e CONSIGLI UTILI per tutti i cittadini

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