Secondo quanto riporta il China Morning Post, che cita documenti e dati del governo cinese che non erano ancora stati resi noti, il primo caso di contagio da Coronavirus in Cina risale al 17 novembre scorso, circa un mese e mezzo prima del primo allarme su un nuovo tipo di coronavirus simile alla Sars lanciato in Cina, e tre settimane prima dell’8 dicembre, data a cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità fa risalire il primo caso accertato.
Nel rapporto viene rivelato che le autorità cinesi hanno rintracciato e identificato almeno 266 persone che avevano contratto il Coronavirus lo scorso anno e che erano state poste sotto sorveglianza medica molte settimane prima dell’annuncio dell’epidemia.
Il primo paziente a contrarre il virus potrebbe essere stato un uomo di 55 anni nella provincia dello Hubei, dove si trova Wuhan, la città da cui si è diffuso il coronavirus, ma non si ha certezza sul “paziente zero”. Alcuni casi, si specifica, sono stati probabilmente retrodatati dopo l’esame di alcuni campioni presi da pazienti sospetti, e non si può escludere l’emergere di contagi già prima del 17 novembre scorso.
Il 15 dicembre il numero totale delle persone contagiate era 27 e nei 5 giorni successivi le persone che avevano contratto il coronavirus sono salite a 60. Il 27 dicembre, dopo l’allarme lanciato da un medico dello Hubei, Zhang Jixian, che parlava per la prima volta di un nuovo coronavirus, erano già 180 le persone contagiate. Poi il numero di casi è salito esponenzialmente: il 31 dicembre scorso erano 266 i casi confermati, mentre il giorno successivo, il capodanno 2020, erano già saliti a 381. I dati sono molto più alti di quelli diffusi dalle autorità sanitarie di Wuhan, che all’11 gennaio scorso segnalavano la presenza di soli 41 casi di contagio confermati.