Le contraddizioni del Governo nella gestione dell’emergenza Coronavirus continuano nonostante la catastrofe sanitaria che l’Italia sta vivendo con centinaia di morti e migliaia di nuovi casi di contagio al giorno: il nostro Paese galoppa verso numeri drammatici, e ben presto supererà la Cina sia per numero di vittime che per quanto riguarda i casi accertati. Eppure il Governo, che inizialmente sottovalutava il problema lanciando iniziative come “Abbraccia un cinese” in Toscana e aperitivi contro la paura a Milano, continua a mantenere i collegamenti ferroviari come se nulla fosse. Chiede alla gente di rimanere a casa, ma oltre a lasciare aperte aziende, uffici, fabbriche e molte attività commerciali, non blocca i trasporti.
Così nella notte da Milano in migliaia hanno preso d’assalto i treni notturni, in modo particolare il Milano-Siracusa-Palermo delle 20:10 e il Milano-Lecce delle 20:50. Altre migliaia di persone, potenzialmente positive al Coronavirus perchè provenienti nella zona in cui l’epidemia sta dilagando, stanno arrivando in queste ore in tutte le città del Sud.
E’ doveroso precisare che non c’è alcun divieto di mobilità: il decreto del Governo Conte, infatti, consente a chiunque di “rientrare al proprio domicilio o residenza“, e al Nord ci sono molti meridionali che vivono per motivi di studio e/o lavoro e che hanno scelto anche in vista di questo weekend, dopo la chiusura di numerose aziende e attività che fino alla settimana precedente erano aperte, di tornare a casa. Il problema, quindi, non è di queste persone che stanno rispettando le norme. Ma delle contraddizioni e dei paradossi di un’emergenza gestita sin dall’inizio con troppa leggerezza: eppure in molte città del Sud ci sono agenti delle forze dell’ordine che fermano persino chi esce di casa dieci minuti, in solitaria, per consentire al cane di fare la cacca, o chi va sul Lungomare a praticare attività motoria, sempre in solitaria, come consentito dal decreto.
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“Centinaia di persone, dimostrando spesso di non aver compreso la gravita’ della situazione, si stanno spostando dalle regioni del nord verso il sud. Al di la’ degli aspetti penali, si tratta di un comportamento comprensibile ma irresponsabile, che non serve a tutelare ne’ la propria salute ne’ quella dei propri cari. Anzi che mette a rischio la salute di tutti. Occorre evitare in tutti i modi i contatti ravvicinati (e sui treni questo e’ praticamente impossibile) ed occorre che queste persone vengano in qualche modo controllate prima ancora del loro arrivo in Sicilia“. Lo ha dichiarato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, anche nella sua veste di presidente di ANCI Sicilia. “Per questo – aggiunge – ritengo indispensabile che sia affidato all’USMAF l’incarico di effettuare dei controlli a Villa San Giovanni, prima ancora che i treni e i passeggeri vengano imbarcati, essendo poi di fatto complicatissimo fare controlli dopo l’arrivo in Sicilia per la miriade di stazioni ferroviarie potenzialmente interessate“.