Il Coronavirus svuota Venezia, chiude anche il Caffè Florian: il Bar più antico del mondo che era rimasto sempre aperto anche durante le Guerre Mondiali [GALLERY]

Coronavirus, fotogallery di una Venezia desolata: città svuotata, strade e piazze vuote
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Il Coronavirus ferma anche il Caffè Florian di Venezia. Il locale del 1720, uno dei simboli della città lagunare nel mondo, è chiuso da oggi, fino a data da destinarsi, “in ottemperanza alle nuove decisioni prese dalle autorità nazionali per contenere l’emergenza del Covid-19“. Questo, spiega il Florian, “per salvaguardare, nel miglior modo possibile sia la salute della affezionata clientela, sia dello staff“.  Una decisione, la chiusura temporanea, “che seppur a malincuore – spiega una nota del Florian – è stata maturata alla luce di un aggravamento delle già numerose incognite presenti in questa situazione difficile e di allarme“. “Ci scusiamo con tutti i nostri clienti per il disagio e confidiamo di poter riaprire quanto prima“, spiegano i responsabili del locale in una nota, spiegando che continueranno a monitorare l’evolversi della situazione, “guardando alle decisioni che verranno prese dalle autorità locali e nazionali“. Il Florian è nato a Venezia nel 1720, ed è il caffè più antico del mondo, situato sotto i portici delle Procuratie Nuove di Piazza San Marco. Un locale fastoso, con opera d’arte neo-barocche e moderne, che in tre secoli – festeggiati quest’anno – non ha mai chiuso un giorno, nemmeno nei momenti più bui, tra le due guerre, e neppure durante le acque alte eccezionali. Dalle vetrate delle sue salette ricche di marmi, specchi e velluti, hanno guardato Venezia, negli anni, personaggi come Goethe e Rousseau, Byron e Ugo Foscolo, Proust, Andy Warhol ed Hemingway.

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