Tra poche ore scocca l’Equinozio di Primavera: il doodle di Google, l’ora legale e tutte le info scientifiche

La prossima notte scocca l'Equinozio di Primavera e Google ha pubblicato un bellissimo Doodle per celebrarlo
MeteoWeb

Ci siamo. Tra poche ore scoccherà l’Equinozio di Primavera, che quest’anno cadrà la prossima notte, alle 03:50 di Venerdì 20 Marzo. Il termine “equinozio” deriva dalle parole latine “aequus” (uguale) e “nox” (notte) e per questo è opinione comune quella secondo cui il giorno e la notte abbiano la stessa durata (12 ore) nella giornata dell’Equinozio di Primavera (e anche in quello d’Autunno), ma non è proprio così, anche se in realtà dal punto di vista scientifico non è proprio così e lo vedremo più avanti.

Intanto è bene ricordare che si avvicina il momento in cui scatterà l’ora legale: il prossimo weekend, nella notte tra Sabato 28 Marzo e Domenica 29 Marzo, dovremo spostare le lancette un’ora in avanti, dalle 02:00 alle 03:00 di Domenica, e di conseguenza dormiremo un’ora in meno ma da quel giorno avremo più luce e sole.

primavera 2020Insomma, si respira aria di Primavera e per questo motivo Google ha voluto regalare un bellissimo Doodle a molti Paesi dell’emisfero boreale: si tratta di Italia, Regno Unito, Irlanda, Islanda, Germania, Turchia, Grecia, Polonia, Estonia, Lituania, Lettonia, Repubblica Ceca, Austria, Svizzera, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Israele, India, Vietnam, Canada, Stati Uniti d’America, Messico, Guatemala, Nicaragua, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Colombia e Venezuela.

Cos’è un equinozio?

La Terra completa una rotazione intorno al suo asse ogni 24 ore circa. Il tempo che il nostro pianeta impiega per compiere un’orbita intorno al sole è di circa 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi. Ma la Terra oscilla anche intorno al suo asse, compiendo una rotazione completa ogni 26.000 anni (precessione assiale). La Terra è inclinata con un’angolazione di circa 23,4° verso il polo celeste, un punto del cielo. Quando la Terra compie la sua orbita annuale, un emisfero è rivolto al sole più dell’altro e quindi ha l’estate. In qualsiasi giorno dell’anno, l’asse terrestre ha una certa inclinazione da o verso il sole. Tuttavia, gli equinozi segnano l’esatto momento, che si verifica due volte all’anno, in cui l’asse terrestre è perpendicolare ai raggi del sole.

La latitudine determina la lunghezza del giorno

Anche se giorno e notte non hanno esattamente la stessa lunghezza nel giorno dell’equinozio, ci sono date in cui giorno e notte sono entrambi molto vicini alle 12 ore. Tuttavia, queste date dipendono dalla latitudine e possono variare di diverse settimane da un luogo all’altro.

Più di 12 ore

All’Equatore, il giorno e la notte hanno più o meno la stessa lunghezza tutto l’anno, ma il giorno apparirà sempre un po’ più lungo di 12 ore, a causa dei motivi seguenti. Nei giorni degli equinozi, il centro geometrico del sole si trova sull’orizzonte per 12 ore e per questo si può pensare che anche la lunghezza del giorno, ossia le ore di luce, sia di 12 ore. Tuttavia, l’alba è definita come il momento in cui il bordo superiore del disco solare diventa visibile sopra l’orizzonte e non quando il centro del sole è visibile. Allo stesso modo, il tramonto è il momento in cui il bordo superiore del sole (e non il suo centro) sparisce sotto l’orizzonte. Il tempo che il sole impiega per sorgere completamente e tramontare completamente, che è di diversi minuti, viene aggiunto al giorno e sottratto alla notte e quindi le ore di giorno dell’equinozio sono un po’ più di 12.

Rifrazione: la luce rimane per un po’

Un’altra ragione per la quale le ore di luce sono superiori a 12 ore nei giorni di un equinozio è il fatto che l’atmosfera terrestre rifrange la luce solare. Questa rifrazione o deviazione della luce fa sì che il bordo superiore del sole sia visibile dalla Terra diversi minuti prima che esso raggiunga effettivamente l’orizzonte. La stessa cosa si verifica al tramonto, quando si può vedere il sole per diversi minuti dopo che è effettivamente sparito sotto l’orizzonte. Questo fa sì che ogni giorno sulla Terra, compresi i giorni degli equinozi, sia almeno 6 minuti più lungo rispetto a come sarebbe senza questa rifrazione. L’entità della rifrazione dipende infine dalla pressione atmosferica e dalla temperatura.

Perchè esiste l’ora legale

Obiettivo del cambio di lancette è il risparmio energetico per il minore consumo di illuminazione elettrica. A lanciare per la prima volta l’idea di un cambio di passo delle lancette dell’orologio per risparmiare energia risale al 1784, a Benjamin Franklin, l’inventore del parafulmine, che pubblicò in quell’anno una proposta di ‘cambio d’ora’ sul quotidiano francese Journal de Paris. Le sue riflessioni poggiavano appunto sull’idea di risparmiare energia ma non trovarono seguito. Oltre un secolo dopo, nel 1907, l’idea venne ripresa dal costruttore inglese William Willett, e questa volta trovò terreno fertile nel quadro delle esigenze economiche provocate dalla Prima guerra mondiale. Tanto che nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libra al British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un’ora in avanti durante l’estate. Molti paesi imitarono la Gran Bretagna in quanto in tempo di guerra il risparmio energetico era una priorità. In generale, i Paesi della fascia tropicale non adottano l’ora legale, in quanto la variazione delle ore di luce durante l’arco dell’anno è minima e non consente di avere ore di luce sufficienti la mattina per giustificare uno spostamento di lancette in avanti di un’ora. Nell’emisfero australe, essendo le stagioni invertite rispetto all’emisfero boreale, anche l’ora legale segue un calendario invertito: in Australia è in vigore da ottobre a fine marzo o inizio aprile, con possibili variazioni da stato a stato, mentre in Brasile si va dalla terza domenica di ottobre alla terza domenica di febbraio. In Africa l’ora legale è scarsamente usata e in Russia dal 2011 è stata abolita l’ora solare.

Di seguito andiamo a scoprire quali sono le 11 cose scientifiche da sapere sull’Equinozio di Primavera:

1. È anche l’Equinozio d’Autunno

L’Equinozio di Primavera nell’emisfero settentrionale coincide con l’Equinozio d’Autunno nell’emisfero meridionale.

2. Primo Equinozio dell’anno

È il primo equinozio dell’anno. Il secondo equinozio, quello d’Autunno, si verifica il 22-23 settembre di ogni anno. È l’Equinozio di Primavera dell’emisfero meridionale e l’Equinozio d’Autunno di quello settentrionale.

3. Primo giorno di Primavera

Nell’emisfero settentrionale, astronomi e scienziati utilizzano l’Equinozio di Primavera come segno dell’inizio della Primavera, che termina con il Solstizio d’Estate a giugno, quando inizia l’estate astronomica. Per i meteorologi, invece, la Primavera nell’emisfero nord inizia 3 settimane prima dell’Equinozio, quindi l’1 marzo, e termina il 31 maggio.

4. Un momento specifico nel tempo

Molte culture in tutto il mondo festeggiano l’intera giornata come Equinozio di Primavera. Tuttavia, in realtà, l’equinozio si verifica in un momento specifico nel tempo, cioè quello in cui il sole attraversa da sud a nord l’equatore celeste, la linea immaginaria nel cielo sopra l’equatore terrestre. In quel momento, l’asse della Terra non è inclinato da o verso il sole, ma è perpendicolare ai raggi del sole. Per l’Italia questo momento avverrà alle 22:58 del 20 marzo. Dopo l’Equinozio, l’emisfero nord inizierà ad inclinarsi verso il sole, il che implica l’allungamento delle giornate.

5. La data dell’Equinozio può variare

Ricordate quando l’Equinozio di Primavera è stato festeggiato il 21 marzo? L’ultima volta è stato nel 2007 e la prossima sarà nel 2101! Contrariamente alle credenze popolari, l’Equinozio di Primavera può verificarsi il 19, 20 o 21 marzo. Nel XXI secolo, si è verificato il 21 marzo solo per 2 volte: nel 2003 e nel 2007. Un Equinozio al 19 marzo sarà più frequente durante gli ultimi decenni del secolo. Queste date si basano sul momento dell’Equinozio con il fuso orario UTC. A causa dei diversi fusi orari, alcune località potrebbero ritrovarsi a festeggiare l’Equinozio di Primavera un giorno dopo o un giorno prima.

Ci sono 3 motivi per i quali la data dell’Equinozio può variare. Innanzitutto, il nostro calendario è solo un’approssimazione del tempo impiegato dalla Terra per orbitare intorno al sole, quindi non è una cifra esatta dei giorni. In secondo luogo, l’orbita ellittica della Terra cambia il suo orientamento rispetto al sole e questo influenza il tempo necessario alla Terra per raggiungere una posizione di 90° nella sua orbita intorno al sole. Infine, anche l’attrazione gravitazionale degli altri pianeti può influenzare l’orbita della Terra.

6. Notte e giorno di ugual durata?

È opinione comune quella secondo cui il giorno dell’Equinozio tutti gli abitanti della Terra vivano un giorno e una notte di ugual durata, 12 ore di giorno e 12 di notte. Infatti, il termine “equinozio” deriva dalle parole latine “aequus” (uguale) e “nox” (notte). In realtà, la maggior parte dei posti sulla Terra vive più giorno che notte nelle date degli equinozi. Questo avviene per qualcosa che ha a che fare con l’alba, il tramonto e la rifrazione atmosferica della luce solare: questi fattori implicano qualche minuto in più o in meno di luce o oscurità. La maggior parte delle località sulla Terra, ad eccezione di quelle sull’Equatore, ha giorno e notte quasi uguali due volte all’anno. Le date per questo evento, conosciuto anche come equilux, dipendono dalla latitudine della località e possono cadere pochi giorni prima o dopo gli equinozi.

7. Un uovo in equilibrio

Ogni anno per l’Equinozio di Primavera si sente parlare del giorno perfetto dell’anno per far restare in equilibrio un uovo sulla sua estremità. Molti tentano e a coloro che non riescono nell’impresa spesso viene detto che non era l’esatto momento dell’equinozio. La verità, in realtà, è che non esiste niente di magico sull’Equinozio o sul momento in cui si verifica. Si può riuscire a far stare dritto un uovo sulla sua estremità in qualsiasi giorno dell’anno.

8. La data di Pasqua

L’Equinozio di Primavera è importante per il mondo cristiano. Nel 325, il Consiglio di Nicea stabilì che la Pasqua sarebbe caduta la prima domenica dopo la prima luna piena che si sarebbe verificata in concomitanza con o dopo l’Equinozio di Primavera. Questa formula è la stessa per i cristiani occidentali e per quelli ortodossi, ma le chiese occidentali utilizzano il calendario gregoriano (quello maggiormente utilizzato nel mondo), mentre gli ortodossi utilizzano ancora il vecchio calendario giuliano.

9. Diversi monumenti storici onorano l’Equinozio di Primavera

Gli antichi Egizi erano chiaramente colpiti dal potere dell’Equinozio. Infatti costruirono la Grande Sfinge di Giza in modo che indicasse direttamente verso il sole nascente il giorno dell’Equinozio di Primavera. Anche a Stonehenge, in Inghilterra, è davvero un momento magico quando il sole sorge esattamente tra due enormi massi, posizionati circa 4.000 anni fa. Muovendosi verso ovest, il sole del tardo pomeriggio nel giorno dell’Equinozio di Primavera a Chichén Itzá, in Messico, crea l’ombra di un serpente gigante sulla scalinata settentrionale della piramide El Castillo.

10. Il suo simbolo è un trifoglio

Il trifoglio è la pianta simbolica dell’Equinozio di Primavera. Questo fiore, associato anche al Giorno di San Patrizio, ha molte connessioni con il paganesimo. Può rappresentare le 3 parti dell’esistenza umana (mente, corpo e anima), le 3 incarnazioni della Triplice Dea (fanciulla, madre e vecchia) o i 3 regni di terra, mare e cielo.

11. È conosciuto anche come Ostara

Non sorprende che i festeggiamenti per la Primavera avvenissero migliaia di anni prima dell’evoluzione del cristianesimo. Uno di questi festival era quello di Ostara, che celebrava la rinascita e la fertilità con la piantagione di nuovi semi. Questi riti derivano dai Celti e dai Sassoni dell’Europa occidentale ed esistevano da molto prima che fossero conquistati dai Romani circa 2.000 anni fa. Ostara è una dea anglosassone che rappresenta l’alba. Dando continuità a queste tradizioni, i moderni pagani celebrano ancora Ostara, combinando banchetti e divertimenti con rituali per promuovere l’equilibrio, per benedire le piantagioni di nuove sementi e per prepararsi ad una stagione di rinascita.

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