Ci siamo. Tra poche ore scoccherà l’Equinozio di Primavera, che quest’anno cadrà la prossima notte, alle 03:50 di Venerdì 20 Marzo. Il termine “equinozio” deriva dalle parole latine “aequus” (uguale) e “nox” (notte) e per questo è opinione comune quella secondo cui il giorno e la notte abbiano la stessa durata (12 ore) nella giornata dell’Equinozio di Primavera (e anche in quello d’Autunno), ma non è proprio così, anche se in realtà dal punto di vista scientifico non è proprio così e lo vedremo più avanti.
Intanto è bene ricordare che si avvicina il momento in cui scatterà l’ora legale: il prossimo weekend, nella notte tra Sabato 28 Marzo e Domenica 29 Marzo, dovremo spostare le lancette un’ora in avanti, dalle 02:00 alle 03:00 di Domenica, e di conseguenza dormiremo un’ora in meno ma da quel giorno avremo più luce e sole.
Cos’è un equinozio?
La Terra completa una rotazione intorno al suo asse ogni 24 ore circa. Il tempo che il nostro pianeta impiega per compiere un’orbita intorno al sole è di circa 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi. Ma la Terra oscilla anche intorno al suo asse, compiendo una rotazione completa ogni 26.000 anni (precessione assiale). La Terra è inclinata con un’angolazione di circa 23,4° verso il polo celeste, un punto del cielo. Quando la Terra compie la sua orbita annuale, un emisfero è rivolto al sole più dell’altro e quindi ha l’estate. In qualsiasi giorno dell’anno, l’asse terrestre ha una certa inclinazione da o verso il sole. Tuttavia, gli equinozi segnano l’esatto momento, che si verifica due volte all’anno, in cui l’asse terrestre è perpendicolare ai raggi del sole.
La latitudine determina la lunghezza del giorno
Anche se giorno e notte non hanno esattamente la stessa lunghezza nel giorno dell’equinozio, ci sono date in cui giorno e notte sono entrambi molto vicini alle 12 ore. Tuttavia, queste date dipendono dalla latitudine e possono variare di diverse settimane da un luogo all’altro.
Più di 12 ore
Rifrazione: la luce rimane per un po’
Perchè esiste l’ora legale
Di seguito andiamo a scoprire quali sono le 11 cose scientifiche da sapere sull’Equinozio di Primavera:
1. È anche l’Equinozio d’Autunno
L’Equinozio di Primavera nell’emisfero settentrionale coincide con l’Equinozio d’Autunno nell’emisfero meridionale.
2. Primo Equinozio dell’anno
È il primo equinozio dell’anno. Il secondo equinozio, quello d’Autunno, si verifica il 22-23 settembre di ogni anno. È l’Equinozio di Primavera dell’emisfero meridionale e l’Equinozio d’Autunno di quello settentrionale.
3. Primo giorno di Primavera
Nell’emisfero settentrionale, astronomi e scienziati utilizzano l’Equinozio di Primavera come segno dell’inizio della Primavera, che termina con il Solstizio d’Estate a giugno, quando inizia l’estate astronomica. Per i meteorologi, invece, la Primavera nell’emisfero nord inizia 3 settimane prima dell’Equinozio, quindi l’1 marzo, e termina il 31 maggio.
4. Un momento specifico nel tempo
5. La data dell’Equinozio può variare
Ricordate quando l’Equinozio di Primavera è stato festeggiato il 21 marzo? L’ultima volta è stato nel 2007 e la prossima sarà nel 2101! Contrariamente alle credenze popolari, l’Equinozio di Primavera può verificarsi il 19, 20 o 21 marzo. Nel XXI secolo, si è verificato il 21 marzo solo per 2 volte: nel 2003 e nel 2007. Un Equinozio al 19 marzo sarà più frequente durante gli ultimi decenni del secolo. Queste date si basano sul momento dell’Equinozio con il fuso orario UTC. A causa dei diversi fusi orari, alcune località potrebbero ritrovarsi a festeggiare l’Equinozio di Primavera un giorno dopo o un giorno prima.
Ci sono 3 motivi per i quali la data dell’Equinozio può variare. Innanzitutto, il nostro calendario è solo un’approssimazione del tempo impiegato dalla Terra per orbitare intorno al sole, quindi non è una cifra esatta dei giorni. In secondo luogo, l’orbita ellittica della Terra cambia il suo orientamento rispetto al sole e questo influenza il tempo necessario alla Terra per raggiungere una posizione di 90° nella sua orbita intorno al sole. Infine, anche l’attrazione gravitazionale degli altri pianeti può influenzare l’orbita della Terra.
6. Notte e giorno di ugual durata?
È opinione comune quella secondo cui il giorno dell’Equinozio tutti gli abitanti della Terra vivano un giorno e una notte di ugual durata, 12 ore di giorno e 12 di notte. Infatti, il termine “equinozio” deriva dalle parole latine “aequus” (uguale) e “nox” (notte). In realtà, la maggior parte dei posti sulla Terra vive più giorno che notte nelle date degli equinozi. Questo avviene per qualcosa che ha a che fare con l’alba, il tramonto e la rifrazione atmosferica della luce solare: questi fattori implicano qualche minuto in più o in meno di luce o oscurità. La maggior parte delle località sulla Terra, ad eccezione di quelle sull’Equatore, ha giorno e notte quasi uguali due volte all’anno. Le date per questo evento, conosciuto anche come equilux, dipendono dalla latitudine della località e possono cadere pochi giorni prima o dopo gli equinozi.
7. Un uovo in equilibrio
Ogni anno per l’Equinozio di Primavera si sente parlare del giorno perfetto dell’anno per far restare in equilibrio un uovo sulla sua estremità. Molti tentano e a coloro che non riescono nell’impresa spesso viene detto che non era l’esatto momento dell’equinozio. La verità, in realtà, è che non esiste niente di magico sull’Equinozio o sul momento in cui si verifica. Si può riuscire a far stare dritto un uovo sulla sua estremità in qualsiasi giorno dell’anno.
8. La data di Pasqua
9. Diversi monumenti storici onorano l’Equinozio di Primavera
Gli antichi Egizi erano chiaramente colpiti dal potere dell’Equinozio. Infatti costruirono la Grande Sfinge di Giza in modo che indicasse direttamente verso il sole nascente il giorno dell’Equinozio di Primavera. Anche a Stonehenge, in Inghilterra, è davvero un momento magico quando il sole sorge esattamente tra due enormi massi, posizionati circa 4.000 anni fa. Muovendosi verso ovest, il sole del tardo pomeriggio nel giorno dell’Equinozio di Primavera a Chichén Itzá, in Messico, crea l’ombra di un serpente gigante sulla scalinata settentrionale della piramide El Castillo.
10. Il suo simbolo è un trifoglio
11. È conosciuto anche come Ostara
Non sorprende che i festeggiamenti per la Primavera avvenissero migliaia di anni prima dell’evoluzione del cristianesimo. Uno di questi festival era quello di Ostara, che celebrava la rinascita e la fertilità con la piantagione di nuovi semi. Questi riti derivano dai Celti e dai Sassoni dell’Europa occidentale ed esistevano da molto prima che fossero conquistati dai Romani circa 2.000 anni fa. Ostara è una dea anglosassone che rappresenta l’alba. Dando continuità a queste tradizioni, i moderni pagani celebrano ancora Ostara, combinando banchetti e divertimenti con rituali per promuovere l’equilibrio, per benedire le piantagioni di nuove sementi e per prepararsi ad una stagione di rinascita.